Il mattatore di Affari tuoi

Insinna che ha donato la barca come fosse una cosa normale

Insinna che ha donato la barca come fosse una cosa normale
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Il mattatore di Affari tuoi questa volta ha fatto gli affari loro. Flavio Insinna, romano, è una delle star della nostra tv casereccia: un pubblico folto e fedelissimo lo segue ormai da anni nell’appuntamento preserale della trasmissione di RaiUno. E Insinna l'altro giorno ha annunciato di aver donato la sua barca – non proprio una barchetta visto che è 15 metri di stazza – a Medici senza Frontiere, l’organizzazione che in questi ultimi anni ha partecipato con mezzi propri al salvataggio dei migranti sulle rotte tra la Libia e le coste italiane: solo nel 2015 sono state 20.129 le persone soccorse. Da oggi Msf può contare su un mezzo in più per le sue attività di soccorso e assistenza in mare lungo le rotte della migrazione verso il continente europeo: Roxana, un natante veloce che ha il nome della mamma di Insinna.

 

Flavio-Insinna (1)

 

Da gennaio l’organizzazione ha spostato il suo asse d’azione nel mar Egeo, visto che ormai è quella la rotta più battuta dai migranti. «Stiamo valutando con i nostri centri operativi come impiegare questa importante donazione a supporto delle attività medico-umanitarie di MSF in mare, dove ancora oggi migliaia di persone in fuga continuano a rischiare – e purtroppo a perdere – la loro vita per trovare sicurezza in Europa», ha spiegato Gabriele Eminente, direttore generale di MSF.

Insinna dal canto suo ha spiegato con molta semplicità le ragioni del suo gesto: «Mio padre era un dottore e per anni medico in Marina. Mi ha trasmesso l’amore per il mare e mi ha insegnato che se qualcuno ha bisogno di aiuto, bisogna fare di tutto per salvarlo. Sono stato amato, dalla mia famiglia, prima ancora che dal pubblico. Sarei un pazzo a non rimettere in circolo un po’ di quell’amore. Limitare Schengen? Se un giorno dovessi scappare, spero di essere accolto, non di essere respinto a calci». Poi ha aggiunto: «Ci sono momenti in cui, come diceva Berlinguer, non ti puoi accontentare di stare a guardare, ti devi rimboccare le maniche».

 

 

Certamente gesti come quelli del conduttore di Affari tuoi hanno un impatto che va molto aldilà del valore materiale. Hanno un valore non solo simbolico, perché possono scardinare i preconcetti che le persone si fanno sempre sui migranti. Sono gesti a loro modo contagiosi.

Insinna del resto ha un profilo da personaggio positivo. Nella sua vita avrebbe dovuto e voluto fare il carabiniere. Ma il mancato superamento del test di ammissione all’Arma, lo aveva spinto ad intraprendere una nuova strada, quella dell’attore. Anche in questo caso dopo qualche bocciatura arrivò la promozione che conta di più: quella per l’ammissione alla scuola di Gigi Proietti. Era il 1988. Lui aveva 23 anni. E da allora sulla scia del grande attore romano Insinna ha imparato il mestiere («una professione da artigiani» la definisce) e ha imboccato la strada del successo e della popolarità. Affari Tuoi a parte, si è calato nei panni del Capitano Anceschi nella fortunatissima serie di Raiuno Don Matteo. E ha vestito i panni due grandi preti: don Bosco e don Pietro Pappagallo (una delle 335 vittime dell'eccidio alle Fosse Ardeatine nel marzo del ‘44).

Per tutti i fedelissimi dell’animazione made in Disney, Insinna  è la voce di uno dei protagonisti di Big Hero 6, uscito nel 2014: il tenero robot gonfiabile Baymax. Un cuore d’oro proprio come il suo: «Se Roxana salverà anche solo una persona», ha detto, «la mia vita avrà un senso». Chissà se qualche collega imparerà...

 

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