Itinerari europei - Giornate Fai '19
Valorizzare la cultura significa sviluppare i territori. Con questo obiettivo in mente, la Rappresentanza a Milano della Commissione europea ha partecipato per il secondo anno consecutivo alle Giornate Fai di Primavera (23-24 marzo).
[Villa del Balbianello a Tremezzina (Como)]
Itinerari europei in Lombardia e Veneto. Nel weekend scorso molti visitatori hanno potuto visitare 14 luoghi storici nel Nord Italia e 38 in tutta Italia che hanno beneficiato dei fondi europei e che sono stati riaperti al pubblico proprio in questa occasione. In Lombardia è stato possibile visitare l'antico mulino Menaglio a Teglio (SO), la Villa del Balbianello a Tremezzina (CO) e il Monastero di Torba a Gornate Olona (VA) che ha beneficiato di un contributo 41 mila euro del fondo europeo per lo sviluppo regionale nel periodo 2014-2020. In Veneto ha invece partecipato all'iniziativa la Villa dei Vescovi a Torreglia (PD), che ha ricevuto un contributo di circa 50 mila euro del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale nel periodo 2007-2013 per il restauro del muro di cinta della Villa.
Collaborazione Commissione europea e Fai. Collaborando con il Fai «vogliamo mettere in luce le opere, i monumenti, i palazzi storici che fanno parte del nostro patrimonio culturale e che, grazie ai finanziamenti europei, ridiventano accessibili ai cittadini. Dai 7 siti dell'edizione dell’anno scorso, siamo passati a 38, con l’ambizione di arrivare a una mappatura quanto più completa possibile in futuro», ha dichiarato Massimo Gaudina, Capo Rappresentanza della Commissione europea a Milano.
Villa dei Vescovi
Monastero di Torba
Monastero di Torba
Interni della Villa del Balbianello
L’antico mulino Menaglio a Teglio. La visita al mulino Menaglio di S.Rocco offre l’opportunità di conoscere la varietà dei cereali prodotti tradizionalmente in Valtellina e le loro storie: grano saraceno, segale, orzo, mais e altri più antichi e ormai scomparsi nelle coltivazioni del territorio valtellinese. Un incontro per scoprire il funzionamento di un mulino a pietra, la macinazione e la trasformazione di tanti chicchi in vaporosa farina, destinata al confezionamento dei cibi tipici valtellinesi: pizzoccheri, polenta taragna, sciàt, pitùt, chisciöi, pane di segale, panùn, minestra di duméga...
Villa del Balbianello a Tremezzina. La splendida Villa del Balbianello sorge su un suggestivo promontorio a picco sul lago di Como. Alla fine del Settecento il principale accesso alla Villa era costituito da una ripida scaletta a picco sul lago. Ad accogliere gli ospiti, un motto inciso sul pavimento del portico aperto sul porticciolo: “Fay ce que voudras (Fa ciò che vuoi)”, perfetta descrizione dello spirito di quel “luogo di delizie” dove studiare e dissertare di lettere e arti, realizzato dal cardinale Durini a partire dal 1787.
[Antico mulino di Menaglio a Teglio]
Monastero di Torba a Gornate Olona. Avamposto militare dei Longobardi lungo le mura dell’antica Castelseprio, poi oasi di preghiera per le monache di un convento, a Torba si respira il Medioevo immersi nella natura lungo la valle del fiume Olona. Il complesso, composto dalle mura del V secolo, da un’imponente torre con interni sorprendentemente affrescati e da un piccola chiesa fu acquistato nel 1977 da Giulia Maria Crespi che lo donò al Fai ed oggi è parte di un parco archeologico Patrimonio mondiale dell’Unesco, iscritto nella lista Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.).
Villa dei Vescovi a Torreglia. L’incanto dei Colli Euganei si dispiega davanti al suo orizzonte in sublime armonia con lo straordinario ciclo di affreschi del fiammingo Lambert Sustris che ne decora le stanze e le logge. Edificata nel ‘500 da Giovanni Maria Falconetto con la collaborazione dell’umanista Alvise Cornaro, la villa rappresenta una delle più preziose testimonianze della romanità nel Veneto.