cittadinanza attiva

L'iniziativa di Curno: giovani impiegati (e retribuiti) per aiutare il paese nella ripartenza

Il Comune lancia il bando per persone dai 18 ai 29 anni che vogliono impegnarsi a supporto delle realtà locali per fronteggiare i problemi da Covid-19. Così si coinvolgono i ragazzi in servizi utili come i triage, l’assistenza agli eventi, l’aiuto agli anziani con pc e telefoni, i gruppi di cammino

L'iniziativa di Curno: giovani impiegati (e retribuiti) per aiutare il paese nella ripartenza
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di Monica Sorti

Con #GiovaneperCurno si sta costruendo un’estate speciale. L'obiettivo è creare un elenco di giovani disponibili a impegnarsi per un minimo di tre ore settimanali e per almeno quattro settimane, anche non continuative, da inizio luglio a fine dicembre 2020, in attività sociali e aggregative a supporto delle realtà locali, per fronteggiare le problematiche derivanti dall'emergenza Covid-19.

Il progetto è destinato ai giovani di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 29 anni residenti nel Comune di Curno, possibilmente automuniti, anche se questo requisito è solo preferenziale. Saranno accettate candidature anche da parte di ragazzi e ragazze con 16 anni compiuti, ma queste disponibilità saranno svolte a titolo puramente volontario e andranno a supportare i maggiorenni nello svolgimento dei servizi.

Obiettivo del progetto è quello di offrire ai giovani curnesi un'opportunità di cittadinanza attiva, collaborando con l'Amministrazione comunale nei servizi straordinari messi in campo per favorire la ripresa delle attività aggregative e di socializzazione rivolte a tutta la popolazione nell'estate e nell'autunno 2020, anche a seguito del periodo di lockdown. Sarà un’attività retribuita con un compenso orario di 10 euro netti.

«Durante il periodo Covid, siamo venuti in contatto con alcuni giovani che avevano iniziato a fare attività di volontariato per il comune di Curno», spiega il sindaco Luisa Gamba. «Quando abbiamo riaperto i parchi giochi la legge prevedeva che ci fosse una presenza che assicurasse il distanziamento e il rispetto delle regole. Volevamo tuttavia evitare di coinvolgere figure istituzionali quali la polizia locale o altri soggetti che facessero solo attività di controllo. Volevamo un approccio più educativo, di relazione e meno formale nello spiegare le nuove regole ai bambini, e personale che avesse anche il tempo a disposizione per farlo».

Si è cercato di capire se ci fosse qualche giovane di Curno che, durante l’estate, avesse voglia di impegnarsi in questo progetto. Anche perché successivamente alle esigenze legate ai parchi, ne sono nate altre, quali il rispetto delle misure sanitarie anti Covid, le attività di socializzazione e di prossimità, l’attività di monitoraggio durante manifestazioni organizzate dall'amministrazione, le attività di triage, l’organizzazione di incontri per l'alfabetizzazione nell'uso di cellulari e tablet rivolto ad anziani, i “gruppi dolci” di cammino con accompagnamento di persone anziane, solo per citarne alcune.

«Abbiamo quindi parlato con Alchimia e abbiamo deciso di provare a vedere se c’erano ragazzi del territorio disponibili a mettersi in gioco, avendo come partner una cooperativa sociale che potesse garantire loro un’attività di accompagnamento, nel caso fossero emersi dei problemi nel coordinamento delle attività».

È quindi partito il bando al quale, finora, hanno risposto sette ragazzi. La domanda potrà essere presentata online inviando una mail a info@comune.curno.bg.it fino al 30 luglio 2020, con i dati richiesti sul sito del comune.

L’articolo completo e altre notizie su Curno a pagina 46 del PrimaBergamo in edicola fino al 23 luglio, oppure sull'edizione digitale QUI.

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