La comunità fa fiorire... l'abbandono: inaugurati gli orti collettivi di Loreto a Bergamo
L'assessora Ruzzini: «Esperienza arricchente, è importante che ogni quartiere abbia uno spazio dove coltivare cibo e relazioni di qualità»

Un piccolo angolo dimenticato del quartiere Loreto a Bergamo ha cambiato radicalmente volto, trasformandosi da area degradata a un piacevole spazio di incontro e coltivazione. Gli orti collettivi, inaugurati oggi (11 aprile) all'incrocio tra via Curie e via della Croce Rossa, rappresentano un bellissimo esempio di rigenerazione urbana partecipata.
La rinascita: da rifiuti a raccolti
Dove fino a poco tempo fa regnava l'incuria, oggi sorgono 22 prose coltivabili, di cui due appositamente rialzate per consentire l'accesso a persone con disabilità. La metamorfosi non è stata affatto semplice: l'intervento ha richiesto la rimozione di ben cinque camion di rifiuti e scarti edili prima di poter procedere con la vera e propria riqualificazione.
Il progetto, costato 170 mila euro e completato in circa nove mesi, ha visto la luce grazie alla segnalazione del Comitato di quartiere Loreto, del Cte e della Rete di quartiere, che hanno spinto l'amministrazione comunale a intervenire sull'area privata in stato di abbandono.
L'oasi della socialità
Gli orti non saranno dei semplici spazi di coltivazione, bensì un vero e proprio laboratorio di comunità a cielo aperto. Attorno alle prose sono stati realizzati dei camminamenti in pietrischetto calcareo, installate panchine in plastica riciclata e una pergola ombreggiante che invita alla sosta e alla condivisione con gli altri passanti.




Particolare sforzo è stato dedicato alla preservazione del patrimonio arboreo esistente, mantenendo così il carattere naturale e ombreggiato dell'area, che oggi si presenta come una splendida oasi verde all'interno del tessuto urbano.
Le parole dell'amministrazione
«Gli orti collettivi sono un'esperienza arricchente: coltivando ci si conosce tra vicini di casa, si fa comunità, si condivide il proprio tempo - ha commentato l'assessora alla Transizione ecologica, Ambiente e Verde Oriana Ruzzini durante la cerimonia di inaugurazione -. Il contatto con la terra è un momento prezioso nella vita delle persone, per questo è importante che ogni quartiere abbia uno spazio dove coltivare cibo e relazioni di qualità».
L'assessora ha inoltre sottolineato le difficoltà incontrate durante i lavori, con un terreno particolarmente argilloso che, complice la pioggia, ha rallentato le operazioni, portate comunque a termine nei tempi previsti.
Claudia Lenzini, assessora alle Reti di quartiere, ha evidenziato la dimensione partecipativa del progetto: «Questi orti rappresentano un bellissimo esempio di come un'idea nata spontaneamente e dal basso possa diventare realtà concreta, grazie alla collaborazione tra cittadini e amministrazione».
Un progetto ambizioso
La gestione degli orti è stata affidata al Cte Loreto, che ha sottoscritto un'apposita convenzione e che rappresenta, secondo le parole dell'assessora Ruzzini, «un ottimo modello di cittadinanza attiva», grazie anche al gruppo di volontari "Pollice Verde" che si occuperà della manutenzione degli spazi.
Bellissima iniziativa