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La Morla è sempre più pulita, e ci son tornati pure i pesci (sembrano proprio delle trote)

Grazie ai depuratori, alla rete fognaria efficiente, alla caccia agli scarichi abusivi, il torrente di Bergamo è tornato alla bellezza e alla purezza che aveva posseduto fino ai primi anni Cinquanta del Novecento

La Morla è sempre più pulita, e ci son tornati pure i pesci (sembrano proprio delle trote)
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di Paolo Aresi

Vedere dei pesci guizzare nella Morla lungo viale Giulio Cesare è una sorpresa. Se poi questi pesci sono pure belli grossi e pare proprio siano delle trote, allora la sorpresa diventa stupore. Perché le trote vivono nell’acqua limpida e la Morla per tanti anni non è certo stata sinonimo di chiare, fresche e dolci acque. Ma pian piano, grazie ai depuratori, alla rete fognaria efficiente, alla caccia agli scarichi abusivi, il torrente di Bergamo è tornato alla bellezza e alla purezza che aveva posseduto fino ai primi anni Cinquanta del Novecento e che poi aveva perso.

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I pesci fotografati mercoledì 20 maggio pomeriggio si trovano nel tratto di Morla che venne canalizzato nei primi anni del Novecento, quello che scorre in parallelo al viale Giulio Cesare, proveniente dall’ampia curva oltre il ponte di via Baioni. La Morla scende dal Canto Alto ed è formata da due rami: uno arriva da sopra Sorisole, l’altro da sopra Ponteranica Alta. I due rami confluiscono a Ponteranica, vicino alla via Fustina, all’inizio della salita che porta al paese. Poi scende al Pontesecco dove, come dice la parola, l’acqua si vede di rado perché il torrente scorre sotto, in una situazione carsica. Sia alle sorgenti di Ponteranica che a quelle di Sorisole, parte dell’acqua viene deviata dall’acquedotto.

Il torrente fu molto importante per la città, per i borghi, ma anche pericoloso. Alcune sue piene furono devastanti, per questo si decise di canalizzarlo in parte, e poi anche di coprirne dei tratti. Sarebbe ora invece di riaprirlo e di ricominciare a viverlo, con un progetto di completa rigenerazione delle sue rive.

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