La nascita di un fratellino fa dimagrire tutta la famiglia
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Hai un fratello o una sorella più piccolo? Sei fortunato perché, da grande, potrai essere più magro! Potrebbero essere riassunte così le conclusioni di uno studio americano, condotto dall'Università del Michigan e finanziato dai National Institutes of Health che verrà pubblicato sul numero di aprile di Pediatrics. Pare infatti che la nascita di un fratellino o di una sorellina, sia "di peso" sulla salute: ovvero indurrebbe a migliorare lo stile di vita ed in particolare l’alimentazione dell’intera famiglia con notevoli vantaggi sul benessere futuro, primo fra tutti un ridotto rischio di sovrappeso e obesità specie dei primogeniti.
Il momento d’oro. Tra i due e i quattro anni, prima cioè del periodo prescolare o dell’inizio della scuola elementare che dir si voglia. Sarebbe questo l’arco di tempo entro il quale mamma e papà dovrebbero pensare a una seconda cicogna se vogliono garantire alla loro prole, e soprattutto al primogenito, un futuro in "magrezza", ovvero più al riparo da problemi di sovrappeso e obesità. E, dunque, un migliore stato di salute da adolescente e da adulto. Lo sostiene uno studio, americano, che ha valutato l’indice di massa corporea di quasi 700 bambini sparsi per gli Stati Uniti, primogeniti con o senza fratelli al seguito. I ricercatori, con sorpresa, hanno osservato che i bambini che avevano tra i 2 e i 4 anni e un fratellino o una sorellina più piccoli avevano un peso forma migliore dei coetanei figli unici. I quali correvano addirittura il rischio di arrivare al debutto scolastico, dunque intorno ai 6 anni, già con qualche chilo di troppo. Per non dire in sovrappeso o obesi. Insomma avere fratelli minori, rispetto ad averne di maggiori o a non averne affatto, sarebbe correlato a un rischio inferiore di ingrassare. Lo studio è innovativo, il primo nel suo genere, pertanto è troppo presto, dicono i ricercatori, per trarre conclusioni definitive o anche per capire in maniera approfondita le ragioni per cui la nascita di un secondo figlio possa influenzare positivamente il peso di tutto il resto della prole e famigliare. Però è possibile fare delle prime ipotesi e queste riguarderebbero l’impatto e il condizionamento di una nuova vita sullo stile di vita.
Più attenzione alle pappe. Sarebbe questo il primo fattore migliorativo: una alimentazione più sana. Mamma e papà con l’arrivo di un nuovo bebè si sentirebbero infatti più responsabilizzati a nutrire i piccoli secondo i principi di una dieta rispettosa del numero di calorie, dei 5 pasti raccomandati dalla piramide nutrizionale, e con alimenti scelti con cura e cucinati ad hoc. Il tutto con sensibili vantaggi sul peso, più a norma; il che significa più salute sulla crescita generale e l’acquisizione da parte dei piccoli, fin dalla più tenera età, di buone abitudini che porteranno avanti nel tempo, da grandicelli e poi da adulti. Ma non solo: i bambini grandi sarebbero incentivati a dare un esempio di vitalità ai fratelli minori, dunque abbandonerebbero abitudini più sedentarie, come guardare troppa tv ad esempio o giocare a lungo con videogiochi e computer, a favore di giochi più movimentati che, oltre a stimolare la creatività, fanno bruciare calorie mantenendo il fisico in forma sotto tutti gli aspetti.
In conclusione. Occorreranno ancora ulteriori indagini per dare una spiegazione certa a questo fenomeno slim, ma se nuove ricerche dovessero associare la nascita di un secondo bebè a effetti positivi di salute, specie sulla crescita dei bimbi, allora questa strategia potrebbe essere presa di riferimento come misura per valutare approcci di educazione sana della prole, visto che l’obesità e il sovrappeso in età pediatrica sono un problema crescente per le civiltà occidentali con tutte le implicazioni che ne conseguono.