La Giornata Mondiale

La strana geografia della felicità (punta a Nord, dove non c'è il sole!)

La strana geografia della felicità (punta a Nord, dove non c'è il sole!)
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Tra le tante cose un po’ bizzarre di cui si occupa l’Onu, come se non avesse cose più importanti a cui pensare, c’è anche l’impegno a lanciare ogni 20 marzo la Giornata Mondiale della Felicità, stilando un Report con la classifica dei Paesi dove la felicità è maggiormente di casa. Il Report è stilato da una serie di super esperti tra i quali un guru come Jeffrey Sachs, direttore del Center of Sustainable Development della Columbia University. Quanto a felicità si può star certi che questa dell’Onu è una commessa che ne procura ai diretti interessati per i lauti compensi che garantisce...

La massa di materiali e di dati raccolti alla fine confluiscono in una super classifica globale dove vengono messi in fila 156 Paesi del mondo. Inutile dire che dal 111 in giù ci sono solo paesi africani: il che da una parte obbedisce a qualcosa di risaputo e dall'altro suona come un’ulteriore sentenza di condanna per territori che hanno già molti problemi da affrontare. Per fortuna il Report è più un giocattolo per giornali occidentali, perché altrimenti si trasformerebbe in strumento un po’ offensivo e anche depressivo nei confronti di Paesi che sono poveri, ma che probabilmente hanno altri parametri per valutare la propria felicità.

 

 

Anche nella parte alta della classifica si resta francamente un po’ perplessi e conferma l’idea che in fondo la felicità sia direttamente proporzionale al Pil. Se guardiamo ai primi posti il dubbio viene. Eccoli in fila: Finlandia, Danimarca, Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svizzera e Nuova Zelanda (proprio la Nuova Zelanda del suprematista Brenton Tarrant...). Del resto tra Israele e Palestina ci sono in mezzo cento posizioni, eppure sono nello stesso luogo e sotto lo stesso sole... Tra i ricchi mancano gli Stati Uniti, che hanno perso molti posti, scendendo al diciannovesimo: del resto come si può essere felici in un Paese governato da Donald Trump, deve essere stato il retro pensiero dei super esperti.

 

 

Che la Finlandia sia un bellissimo paese è cosa che possiamo immaginare, anche se difficilmente ci viene voglia di andare a fare una verifica, per quanto ci garantiscono che sprizzi di felicità. Certamente ha standard del tutto invidiabili, sistema scolastico all’avanguardia, infrastrutture da favola, pari opportunità senza paragoni nel mondo. Ma c’è quel piccolo dettaglio, che possiamo scoprire semplicemente aprendo Wikipedia: «Il clima della Finlandia è caratterizzato da un inverno lungo e gelido, e da un'estate breve, mite e abbastanza piovosa. Tra i Paesi scandinavi la Finlandia è quello che ha il clima più freddo, a causa della vicinanza con la Russia». Sareste felici voi in un Paese che deve fare i conti con questa condanna della natura? D’accordo che si va verso il riscaldamento globale, ma c’è molta strada da fare per recuperare uno standard più accettabile. Evidentemente i guru che hanno stilato la classifica non sono meteopatici...

La riprova è che non ci sono paese latini tra i primi venti. Il primo a far capolino è Malta, a cui segue la Spagna al trentesimo posto. L’Italia a sorpresa è in recupero. È trentaseiesima, undici posizioni meglio dell’anno prima. Chissà se è merito del governo gialloverde?

 

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