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La Terapia intensiva del Policlinico San Marco di Zingonia è tra le 15 migliori in Italia

Ormai da quattro anni l'ospedale può vantare questo risultato, acclarato dallo studio Prosafe al quale partecipano 211 presìdi

La Terapia intensiva del Policlinico San Marco di Zingonia è tra le 15 migliori in Italia
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Per il quarto anno consecutivo, il Policlinico San Marco di Zingonia (in territorio di Osio Sotto) vanta una Terapia intensiva tra le migliori quindici a livello italiano per la qualità dell'assistenza e il tasso di mortalità.

Lo conferma l'ultimo rapporto del progetto ProSafe, coordinato dal laboratorio di Clinical data science dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, di Bergamo, che ogni anno analizza e mette a confronto gli esiti delle terapie intensive nazionali.

Si muore meno

«Da anni la Terapia intensiva del Policlinico San Marco partecipa con convinzione al progetto Prosafe che raccoglie e analizza i dati di tutti i nostri pazienti - commenta la dottoressa Eleonora Botta, direttore sanitario del Policlinico San Marco -. Uno degli indicatori più importanti del report annuale è il confronto fra la mortalità attesa, stimata da modelli statistici in base alla gravità dei singoli pazienti, e quella osservata, cioè la sopravvivenza effettiva. Da quattro anni la mortalità osservata è inferiore a quella attesa e anche quest'anno ci collochiamo fra i primi undici centri su 218. Questo importante riconoscimento è il risultato delle alte competenze mediche e infermieristiche e del quotidiano lavoro di squadra che mette davvero al centro il paziente, sia dal punto di vista clinico sia umano».

Su 211 partecipanti

La valutazione, che quest'anno ha coinvolto 211 terapie intensive italiane (circa la metà del totale) e sette straniere per un totale di 75.286 pazienti, si basa su informazioni relative ai dati demografici, caratteristiche cliniche dei pazienti all'ammissione e nelle prime ventiquattrore, principali complicanze insorte, terapie e procedure eseguite durante la degenza, esito alla dimissione.

La standardizzazione dei dati raccolti in fase di analisi favorisce il confronto e l'individuazione dei punti di forza e di debolezza di ciascun reparto.  L’analisi che ne deriva consente una riduzione dell'errore attraverso lo scambio di buone pratiche cliniche all'interno del network e porta a una riduzione dei tassi di mortalità osservati e al miglioramento della qualità dell'assistenza nelle Unità di Terapia Intensiva.

Eccellenza confermata

Francesco Galli, amministratore delegato del Policlinico San Marco conclude: «Questi risultati confermano l'eccellenza raggiunta dal nostro Ospedale anche nell’ambito delle cure intensive e si traduce in maggiore sicurezza per tutti i nostri pazienti. La riconferma anno dopo anno degli alti livelli raggiunti è il frutto dell’impegno costante e instancabile di tutti i nostri professionisti, medici, infermieri e sanitari, a cui va il nostro più sentito ringraziamento».

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Cristina

È un policlinico privato del San Donato non più pubblico

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