Il maxi progetto

Lago di Endine, una passerella unirà le due sponde tra Spinone e Monasterolo

Oltre al ponte galleggiante, rimessa a nuovo per i 13 chilometri di lungolago. Servono 11 milioni: quattro Comuni uniscono le forze

Lago di Endine, una passerella unirà le due sponde tra Spinone e Monasterolo
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L’idea di maggior richiamo risale al 2017: una passerella che unisca le due sponde del lago di Endine nel punto in cui la distanza è: tra Spinone e Monasterolo del Castello. I quattro Comuni rivieraschi – Endine e Ranzanico, oltre a Spinone e Monasterolo - hanno predisposto uno studio preliminare, come raccontato oggi da L’Eco di Bergamo, dando incarico a un gruppo di progettisti del territorio per riqualificare il perimetro del lago e realizzare il già citato ponte, lungo un centinaio di metri.

Fondi da recuperare

Certo, bisogna trovare i soldi: circa 11 milioni di euro che comprendono la riqualificazione del verde su tutto il perimetro per quasi 14 chilometri, il completamento del percorso ciclopedonale, il miglioramento dell’accessibilità al lago e della fruizione di un contesto ambientale. Il nome del nuovo progetto è Bglake ed è ispirato dalla volontà «di interpretare – si legge nella nota di accompagnamento allo studio preliminare - le peculiarità del lungolago partendo dall’esistente, coniugando quelle che sono le esigenze degli utenti, la mobilità e la valorizzazione dell’ambiente lacustre».

Oltre 13 chilometri di sponde

Bisogna innanzitutto completare i lungolago già esistenti: ne mancano ancora diversi pezzi, o alcuni sono in stato di scarsa agibilità. Poi viene la passerella, nel punto in cui un tempo, d’inverno, carri trainati da asini compivano la traversata sullo spesso strato di ghiaccio. È ghiacciato anche ora, il lago, ma in teoria non ci si può salire: «Si informano i fruitori – si legge nell’avviso di pericolo – che durante i mesi invernali, a causa del parziale o totale ghiacciamento della superficie, è pericoloso salire e percorrere i tratti ghiacciati del lago, in quanto il ghiaccio non è controllato e non è presente alcun servizio di protezione e soccorso sul posto. Pertanto in assenza di specifiche indicazioni da parte delle Amministrazioni competenti, si invitano tutti i fruitori a non salite sulle parti ghiacciate del lago e ad evitare di avvicinarsi alle sponde». In pratica, però, molti lo fanno.

Ponte galleggiante

La proposta attualmente in fase di valutazione, a cui fa riferimento la foto del rendering sopra il titolo, prevede un ponte galleggiante. L’impegno economico è di grande entità, ma la prima mossa è stata fatta. Permettere di vincere la partita del richiamo turistico di un’area che merita, senza dubbio.

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