All'inizio di un nuovo anno

L'augurio del vescovo alla scuola: «Sappia aprire le menti e i cuori»

L'augurio del vescovo alla scuola: «Sappia aprire le menti e i cuori»
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Pubblichiamo il messaggio del Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, in occasione dell'inizio dell'Anno Scolastico, indirizzato «a tutte le persone che vivono il mondo della scuola». Nella foto, il vescovo con il Provveditore Patrizia Graziani.

Bergamo, 12 settembre 2014

A tutte le persone che vivono il mondo della scuola.

In questi giorni si moltiplicano parole d'augurio rivolte a tutti coloro che vivono la scuola in ogni suo passaggio e in ogni sua dimensione. Desidero con molta semplicità e rispetto unire anche il mio augurio e la mia preghiera per tutti, convinto che l'esperienza scolastica nella vita di ogni persona e di un'intera comunità rappresenta qualcosa di decisivo. Particolarmente mi permetto di condividere con voi queste brevi considerazioni.

La scuola non è solo un diritto e un dovere, ma è un autentico dono. Vi è qualcosa di non misurabile, che appartiene al mondo della gratuità, della sorpresa e della meraviglia, al mondo degli esseri umani, che nessuno strumento e nessuna tecnica può sostituire. I contenuti appresi si accompagneranno per sempre alle relazioni entro le quali sono stati trasmessi e allo spessore umano che vi abbiamo riconosciuto.

Ho sempre ritenuto impraticabile in una scuola, che per sua natura è plurale, una dichiarata neutralità o indifferenza sui valori e sui significati: la scuola è un valore, la conoscenza è un valore, la capacità critica è un valore, l'apprendimento di competenze e abilità è un valore, ma anche il senso del dovere, l'apertura simpatica agli altri, la condivisione della fatica, l'attenzione a chi è più debole o svantaggiato, la consapevolezza di una verità sempre più grande di quella raggiunta sono valori che connotano l'esperienza scolastica e l'eredità che ci trasmette.

Mi ha molto colpito un'indicazione di Papa Francesco al mondo della scuola; un'indicazione originale, assolutamente sorprendente. Egli ha indicato una virtù come obiettivo del percorso scolastico: la virtù della magnanimità, della grandezza di mente, di spirito e di cuore. La scuola dunque come esperienza per diventare grandi in queste tre dimensioni, senza separare l'una dalle altre.

Con questi pensieri e con l’affetto e la simpatia accompagno l'inizio del nuovo anno scolastico, convinto che sia sempre e ancora una preziosa opportunità, di cui tutti possono godere e di cui tutti sono responsabili.

+ Francesco

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