L'ex giocatore atalantino Simone Pavan donerà il midollo osseo al figlio malato
Dopo la carriera di calciatore e quella da allenatore, ha deciso di fermarsi per poter stare vicino al piccolo Leonardo
Non è un periodo facile per Simone Pavan: formatosi nelle giovanili dell'Atalanta, giocatore per la squadra dal 1992 al 1995, oltre che per Venezia, Modena e Sampdoria e poi allenatore della Vis Pesaro, ha deciso per uno stop dai suoi impegni per poter stare vicino al figlio Leonardo, quasi 6 anni, malato di leucemia.
A raccontare la vicenda è stato lo stesso allenatore: la scoperta della malattia è avvenuta nel giugno dell'anno scorso, in seguito al lockdown a causa della pandemia. Il bambino si è dovuto poi sottoporre a chemioterapia e dovrebbe a breve subire un'operazione di trapianto di midollo. Per portarla a termine però serve un donatore ed il padre non ha esitato a offrirsi volontario.
«Una settimana dopo l’esonero ci siamo chiusi in casa per il Covid. Poi, usciti dal lockdown, nel 2020, a mio figlio hanno diagnosticato la malattia – ha spiegato al Resto del Carlino -. Da lì non ho più allenato e ho detto no a diverse possibilità. Nelle cose pratiche sarebbe stato impossibile, devo stare vicino alla mia famiglia.»
L'intervento è previsto per gennaio: Leonardo sarà ricoverato il 2 all'ospedale Gaslini di Genova, lui il 10 gennaio e il prelievo di midollo avverrà il giorno successivo. Nell'attesa Pavan ha deciso di allontanarsi temporaneamente dal mondo del calcio, rifiutando offerte come allenatore per vari club: questo per poter supportare il figlio e la famiglia, composta anche dalla moglie e dall'altra figlia Valentina (che è anche gemella di Leonardo), in questo difficile percorso. Lo ha fatto per giocare la partita più importante, quella della vita, sperando che la donazione possa aiutare il piccolo a guarire e arrivi un bel regalo per il suo compleanno, che festeggerà il 21 del mese prossimo.