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L'idea: un museo per il vecchio treno della Val Seriana

La pagina Facebook “C’era una volta la Ferrovia Val Seriana” raccoglie un buon numero di appassionati, pronti a formare un’associazione

L'idea: un museo per il vecchio treno della Val Seriana
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In Val Seriana la storia corre sui binari; attraversa gallerie, ponti e paesi, per arrivare fino ai giorni nostri. A raccontare la tratta dell’antico trenino, che dal 1884 fino al 1949 ha collegato Bergamo con Ponte Selva e Clusone, è la pagina Facebook “C’era una volta la Ferrovia Val Seriana”. Un gruppo di appassionati ne mantiene viva la memoria recuperando foto, articoli e reperti: pezzi di storia che ci riportano ad anni lontani. Tempi in cui valli e paesi erano attraversati dal fischio del treno e dalla scia di fumo che, lentamente, si lasciava alle spalle.

«Non ci siamo ancora costituiti come associazione, ma è nostra intenzione farlo nei prossimi mesi». Racconta Matteo Calomeni, portavoce del gruppo Amici Ferrovie Bergamasche. «Siamo una decina di appassionati, tra cui il professor Dino Oberti, già autore del libro “Le ferrovie perdute”. La nostra missione è valorizzare la storia delle linee ferroviarie bergamasche, con un focus particolare su Treno della Val Seriana. Tutto attraverso fotografie, documenti e racconti. Il materiale raccolto viene poi divulgato e messo a disposizione sulla nostra pagina Facebook - continua il giovane Matteo, 16 anni e residente a Parre -. Il 2021 segna il 110° anno di anniversario dell’inaugurazione della tratta Ponte Nossa-Clusone. Per l’occasione il nostro gruppo sta lavorando a un cd, che raccolga attraverso foto e immagini gli anni d’oro del “trenino della Val Seriana”. Tantissimi scatti, a oggi inediti, sono stati consegnati da privati negli ultimi mesi. Il prossimo anno, in occasione dell’anniversario, consegneremo il lavoro fatto».

Altri progetti sono in programma per gli anni a venire. «Il nostro sogno più grande sarebbe quello di realizzare un Museo Ferroviario nella vecchia stazione di Ponte Selva: speriamo che con il passare del tempo le istituzioni ci possano dare una mano. La location, oggi in disuso, sarebbe perfetta per ospitare una collezione permanente e raccogliere non solo foto e articoli legati alla ferrovia, ma anche attrezzature e materiali che ne hanno fatto la storia - conclude Matteo. - Sarebbe anche un modo per valorizzare la zona e l’antica stazione, ormai abbandonata».

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