L'impresa di Valentina: da Zogno a Piazza Brembana sui pattini, guidata dai compagni d'allenamento
Valentina Vignali, 22 anni, atleta gravemente ipovedente dell’Asd Padernese, ha percorso i 24 chilometri del percorso in circa 2 ore
Da Zogno a Piazza Brembana sui pattini, completando i 24 chilometri della pista ciclabile in circa due ore. È l’impresa portata a termine da Valentina Vignali, 22 anni, atleta dell’Asd Padernese, esempio di come lo sport possa servire ad abbattere ogni tipo di barriera.
Valentina, infatti, è gravemente ipovedente ma ciò non le ha impedito, grazie anche alla grande forza di volontà, di cimentarsi da ormai cinque anni nel pattinaggio di velocità in line. Come riportano i colleghi di PrimaMerate, domenica scorsa (17 ottobre) la società rotellistica per la quale è tesserata, tra le più blasonate in Italia, ha organizzato la pattinata in Val Brembana dedicata proprio a Valentina.
La ventiduenne è stata guidata dal proprio istruttore, Paolo Silva, e da tutti gli atleti agonisti della squadra, che hanno percorso a turno un tratto di strada accompagnando Valentina. «Il pattinaggio in line non è uno sport facile - spiegano - occorrono grande coordinazione, equilibrio, forza e resistenza. Se a praticare questo sport è una persona che non dispone del senso della vista, allora tutta l'attenzione si focalizza sulla consapevolezza della posizione del proprio corpo nello spazio, in relazione all'ambiente. La cosa è tutt'altro che facile».
Per prepararsi a questa impresa gli atleti che hanno guidato Valentina si sono allenati in modo specifico nel pattinodromo di Paderno d'Adda, a poche centinaia di metri dal ponte in ferro che unisce la sponda bergamasca a quella lecchese. «La sfida lanciata da Valentina e da tutta la Padernese – aggiungono – punta a dimostrare che lo sport può e deve essere per tutti. Anche per chi, in apparenza, dovrebbe rinunciare a praticarlo».
Ad accompagnare Valentina lungo i 24 chilometri della ciclabile, oltre agli altri pattinatori e a Paolo Silva, c’erano anche gli allenatori Gianni Peverelli e Beppe Silva, il presidente Umbertina Ravasi e alcuni genitori. Una grande impresa per la ventiduenne di Robbiate, che dà speranza a tutti coloro che soffrono di una disabilità sensoriale.