Cancer Center

L'ospedale Papa Giovanni torna a respirare. E prende per mano i malati di cancro

Una nuova organizzazione all’interno nell'ospedale di Bergamo per non lasciare mai solo il paziente, accompagnandolo nelle diverse fasi della cura

L'ospedale Papa Giovanni torna a respirare. E prende per mano i malati di cancro
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di Paolo Aresi

Le attività dell’ospedale non legate all’emergenza Covid stanno riprendendo fiato. Le sale operatorie sono risalite dal quaranta al settanta per cento dell’attività ordinaria, i posti letto occupati per Covid sono notevolmente diminuiti.

L’ospedale guarda al futuro: tra i progetti, il “Cancer Center”, una struttura che già esisteva, ma che non era ancora decollata, poi la tempesta Covid l’ha portata decisamente in secca. Ne parliamo con il direttore sanitario del Papa Giovanni, Fabio Pezzoli.

Fabio Pezzoli

Dottore, ci spiega di che cosa si tratta?

«È una struttura di organizzazione interna, non è un edificio, sia chiaro. È un coordinamento interno all’ospedale e agli ospedali per fare fronte a tutte le difficoltà del malato di tumore, per non lasciarlo mai da solo nei diversi momenti della terapia».

Diceva che esisteva già qualcosa del genere.

«Sì, il Cancer Center era nato qualche anno fa, diretto dal dottor Labianca, ma non è mai pienamente decollato, anche perché il dottor Labianca è andato in pensione e poi abbiamo dovuto fronteggiare il problema del Covid. Adesso dobbiamo riprendere in mano la questione e renderla realtà concreta all’interno di un Dipartimento interprovinciale di Oncologia».

Che cosa è il Dipartimento interprovinciale di Oncologia?

«È un coordinamento fra tutti gli ospedali e le cliniche della provincia che si occupano della cura dei malati di tumore, anche questo era già stato avviato, ma poi non era riuscito a partire pienamente, per le solite ragioni».

Ma in pratica di che cosa si tratta?

«In pratica dobbiamo fare in modo che si crei un tavolo dove ospedali e cliniche della Bergamasca partecipino con un loro medico oncologo. Il tavolo dovrebbe studiare dei protocolli di cura comuni, di modo che tutti i malati possano avere lo stesso standard di qualità, le stesse garanzie. Sulle terapie, gli accessi alle cure, la riabilitazione... Insomma, vorremmo creare una rete oncologica provinciale. Anche perché certe terapie si possono effettuare solo al Papa Giovanni, penso alla radioterapia, per esempio. Ma non è che un paziente operato in un altro ospedale non abbia diritto alla radioterapia, se ne ha bisogno. Abbiamo scritto a tutti gli interessati, a breve faremo un incontro dove metteremo in campo tutte le risorse e designeremo il nuovo direttore di questo organismo».

Torniamo al Cancer Center.

«Ecco, il Cancer Center è un coordinamento interno al Papa Giovanni, inquadrato nella struttura del Dipartimento provinciale. Insomma, è una procedura che mette in rete tutte le figure professionali che si occupano del paziente malato di tumore».

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