Nell'ex chiesa di Santa Maria Maddalena arriva GestoZero, mostra che unisce Bergamo, Brescia e Cremona
L'allestimento rimarrà fino al 25 giugno. Progetto itinerante nato dall'idea dell’artista Maurizio Donzelli, che unisce oltre settanta artisti delle tre città lombarde più colpite dal Covid
Dopo i favori di critica e pubblico riscossi al museo di Santa Giulia a Brescia e al museo del Violino a Cremona, sarà inaugurata sabato prossimo (12 giugno) nell’ex chiesa di Santa Maria Maddalena a Bergamo la terza e ultima tappa di GestoZero, progetto itinerante promosso e prodotto da Fondazione Brescia Musei.
Si tratta di una mostra nata da un’idea dell’artista Maurizio Donzelli, che unisce in modo corale oltre settanta artisti delle tre città lombarde, le più colpite dall’emergenza del Covid, sul tema dell’arte come strumento di rinascita e di ripartenza dopo il dramma vissuto nell’ultimo anno.
L’installazione a Bergamo sarà coordinata da Ilaria Bignotti e curata con ACME Art Lab (Alessia Belotti, Melania Raimondi e Camilla Remondina) e Matteo Galbiati, con la collaborazione di Giorgio Fasol, Antonio Marchetti Lamera e Mauro Zanchi. La mostra è accompagnata anche da un catalogo edito da Skira.
«Sarà l’occasione per riflessione sui tanti temi che durante il lockdown hanno continuamente rimbalzato nelle nostre teste – commenta l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti -. L’isolamento e la relazione, la casa e il mondo esterno, il desiderio di prossimità e l’obbligo del distanziamento».
Nell’affascinante sede espositiva bergamasca fino al 25 luglio si potranno ammirare 74 fotografie d’artista e 36 opere d’arte visiva: un allestimento e una selezione appositamente pensati per lo spazio che le accoglie.
L’ex chiesa di Santa Maria Maddalena si fa così portavoce della volontà di ricominciare, in uno sforzo corale che documenta e rievoca l’anno appena trascorso, accompagnando i visitatori in un percorso di memoria contemplativo e coinvolgente, intimo e profondo.
La genesi del progetto
Maurizio Donzelli, artista bresciano, ad aprile dell’anno scorso ha scritto una riflessione sui drammatici eventi e sulle inevitabili conseguenze che la pandemia ha provocato anche nell’arte.
Ne è uscito un vero e proprio manifesto, intitolato GestoZero, nel quale chiedeva agli artisti di Brescia, Bergamo e Cremona di realizzare una fotografia delle proprie mani al lavoro, nell’istante in cui la creazione sta per avvenire. Una richiesta alla quale gli artisti hanno risposto, inviando immagini di mani davanti a un foglio bianco, sporche di terra e colore, che cercano forme, che trovano parole, che pensano, che chiamano.
A maggio del 2020 i curatori del progetto hanno creato la pagina Instagram @GestoZero, dove giorno dopo giorno sono pubblicate le fotografie artistiche raccolte, accompagnate da brevi pensieri che gli artisti stessi scrivono in risposta alla domanda: «Cosa c’è dopo il GestoZero?».