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Una persona qualsiasi, in gelateria, in un ristorante, in un servizio commerciale, all'improvviso viene colpito da infarto, ischemia, o altro... deve avvisare prima? Ma che discorsi fate... la terapia è proprio far vivere la normalità a tutte le persone che seguono un percorso. Inoltre smettiamo con la commiserazione (povero ragazzo), povere sono le persone che non conoscono di cosa parlano e si permettono il lusso di criticare il lavoro della terapista e di una madre che di esperienze sicuramente ne ha più di chi commenta. Il problema non è l'autismo, la sindrome di down, i cerebrolesi. È l'ignoranza, l'ottusita, la saccenza su ciò che non si conosce. Ma se fosse figlio nostro/vostro... come vi sentireste?
Bisognerebbe avere più empatia e mettersi nei panni degli altri. Le 2 signore stanno lavorando per cercare di avere la possibilità di uscire e fare le cose più normali , come prendere un gelato. Gli avventori e il proprietario avrebbero dovuto portar pazienza e farsi un esame di coscienza, pensare a quanto sono fortunati anziché lamentarsi del disturbo. Viviamo in un mondo un cui ognuno pensa solo al proprio benessere. Capisco il disagio ma non condivido il fastidio. Cerchiamo di essere più comprensivi. L 'autismo è una fatica quotidiana per chi lo vive .
Conosco lo spettro autistico, c'è ancora troppa ignoranza. Io avrei avvertito in anticipo il gestore oppure successivamente anche ritornando indietro a spiegare, chiedendo a lui di mettersi una mano sulla coscienza. Questi ragazzi hanno la difficoltà di nn essere capiti ed esclusi da questa società. Consideriamo che hanno difficoltà a relazionarsi e a gestire i cambiamenti della routine . Hanno tanto anche da dare, arricchendo la ns società
Signor Juri mi sta dicendo che (che io soffro di attacchi di panico e no nn so quando potrebbe scatenarsi)... Quindi invertiamo le parti... Facciamo che sia lei... Ha una crisi e la gente si spaventa ed è a disagio... Dato che non può rendersi conto quando avverrà, lei procederebbe a suo dire così: entrerebbe, avviserebbe il personale, e a quel punto il proprietario del locale dovrebbe fare un annuncio tipo questo: "Signori scusate, prego attenzione. Vedete quest'uomo vestito in verde? Ecco, lui soffre di attacchi di panico e suo malgrado potrebbe avere una crisi da un momento all'altro: il signore si scusa in anticipo, in quanto potrebbe averne una all'improvviso... Grazie dell'attenzione e buona cena...". Secondo lei in quante persone la fisserebbero per cogliere i sintomi di quella benedetta crisi che potrebbe sopraggiungere? Come si sentirebbe?
Il povero ragazzo autistico non ha colpe per il suo comportamento dato che ciò deriva dalla malattia , ma la terapista e la signora accompagnatrice non poteva evitare una situazione del genere in un locale adibito al pubblico quindi anche ad altri commensali , la risposta del titolare più che giusta perché certe situazioni anche se involontarie mettono a disagio il titolare e anche i clienti paganti del locale , stava alla terapista e alla signora accompagnatrice se Avessero avuto un po' di buon senso e intelligenza allontanarsi dalla stanza senza dover mettere a disagio il personale e i clienti ..... Qua critico apertamente il comportamento delle due signore nonostante un problema non ci si comporta così per una risposta corretta .....