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Nuovo murales Avis inaugurato al Cte di Loreto

Il progetto ha coinvolto i giovani donatori affinché dedichino il proprio tempo alle attività del Gruppo Giovani Avis

Nuovo murales Avis inaugurato al Cte di Loreto
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È stato inaugurato oggi al Cte (Centro per tutte le età) di Loreto il murales Avis: un progetto realizzato in rete da Avis Provinciale Bergamo con Tantemani della Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo che ha coinvolto i giovani donatori affinché dedichino il proprio tempo alle attività del Gruppo Giovani Avis - volto ad avvicinare le nuove generazioni alla donazione di sangue.

L'idea nasce da Avis Provinciale Bergamo, che negli ultimi anni sta cercando, appunto, di ricostituire e dare nuovo slancio al suo Gruppo Giovani attraverso la proposta di azioni innovative che incentivino i giovani avisini a mettersi in gioco in prima persona, ma anche di far parte di spazi e momenti di socialità.

Il progetto si è snodato in quattro fasi principali. La prima ha visto un percorso creativo con l'artista Lisa Gelli, che ha condotto due incontri con un gruppo di giovani volontari di Avis discussi sia in modalità verbale che attraverso piccoli espedienti creativi.

Dopodiché si è passati alla realizzazione concreta del murale, effettuata in modalità partecipata tra artista e volontari, in cui sono stati effettuati anche video, shooting fotografici e video-interviste per la creazione di una campagna social. Il murale è stato realizzato su un muro della città di Bergamo, individuato dal Comune.

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Al termine del progetto, i giovani partecipanti saranno coinvolti attivamente nel Gruppo Giovani e nelle sue attività attraverso la referente. Infine, è stata avviata la promozione del progetto attraverso una campagna di comunicazione in grado di intercettare un pubblico giovanile ancora più ampio.

«Abbiamo scelto un «murales» perché è qualcosa di visibile - dichiara Artemio Trapattoni, presidente Avis provinciale Bergamo -, un segno tangibile che, in questo caso, comunica gioia attraverso il linguaggio delle nuove generazioni: ci piace immaginare che, a chi lo guarderà, possa suggerire il valore della donazione e, magari, l’invito a quei gesti generosi che restituiscono senso e sostengono la nostra comunità».

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