A Monaco di Baviera

Oktoberfest, in alto i boccali

Oktoberfest, in alto i boccali
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Si è chiusa domenica 5 ottobre l’edizione 2014 del tradizionale e frequentatissimo Oktoberfest di Monaco di Baviera. La “Festa d’Ottobre” viene organizzata presso Theresiewiese, un’area verde posta a 20 minuti di cammino da Marienplatz, non distante dal centro della città. Il festival dispone anche di un Luna Park, molto apprezzato dai bambini. Ogni anno i visitatori sono in media 7 milioni, in gran parte tedeschi, ma anche stranieri. Tra questi ultimi, gli italiani rappresentano un drappello piuttosto nutrito. A fronte del grande numero di avventori, i posti a sedere nei capannoni allestiti dai sei birrifici della città sono alquanto esigui: se ne contano soltanto 100 mila. Trovare uno spazio libero può diventare dunque una vera e propria impresa, soprattutto di sera e nei fine settimana, quando l’affluenza è più massiccia. Riuscire a sedersi è indispensabile, per chi intende partecipare all’abbuffata generale. Vale la regola, infatti, che soltanto chi è seduto può bere e mangiare; gli altri devono rassegnarsi ad attendere il proprio turno, a meno che non abbiano prenotato.

Tanta e buona birra. La birra viene servita esclusivamente in boccali da un litro e costa 9,60 euro. Spesso i clienti arrotondano e lasciano il resto come mancia ai camerieri e alle cameriere, le prosperose e bionde signorine che sono diventate un simbolo del festival. Lasciare una mancia è un gesto di cortesia molto gradito, dal momento che i guadagni dei camerieri dipendono soprattutto dalla generosità degli avventori. La birra servita all’Oktoberfest deve essere prodotta esclusivamente a Monaco, da uno dei suoi birrifici storici (Paulaner, Spater, Hofbräu, Hacker-Pschorr, Augustiner e Löwenbräu). Si chiama Märzen ed è una birra di tipo lager (cioè a bassa fermentazione). Prodotta tradizionalmente nel mese di marzo, da cui il nome, può contenere fino al 6 percento di alcol e viene bevuta tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Fino ad allora, i mastri birrai la conservavano in grotte e cantine, essendo l’unico mezzo di refrigerazione disponibile prima dell’avvento delle moderne tecniche. L’invecchiamento è di tre o quattro mesi. Nel 1841 Gabriel Sedlmayr e Anton Dreher, proprietari del birrificio Spaten, introdussero un importante cambiamento, aggiungendo il malto Vienna, costituito da malti caramellati e da aroma di nocciola. Nel 1871 la Vienna lager della Spaten, presentata in versione di poco più scura, divenne la regina dell’Oktoberfest. Questa varietà continua a essere presente all’Oktoberfest e viene prodotta anche dagli altri birrifici.

Birra sì, ma non solo. Negli stand dell’Oktoberfest non scorrono soltanto fiumi di birra. A mezz’aria volteggiano anche vassoi carichi dei prodotti tipici della cucina bavarese, accompagnamento irrinunciabile e gradito alla birra. Sulle tavole signoreggiano stinchi di maiale, Würstel e polliarrosto, cucinati e serviti in vari modi. Si può gustare il classico würstel e senape (o al ketchup, o alla maionese), oppure il Weisswurst, wurstel bianco composto da carne di vitello e condito con spezie. Altre specialità sono il Leberkäse, un insaccato cucinato che può essere mangiato a fette, e l’arrosto di maiale in salsa cacciatora, accompagnato dai Knödel. Non può mancare il Brezel, il pane caratteristico di Monaco, oppure il Käse Auflauf, un’altra tipologia di pane con formaggio fuso colato sopra. La quantità di cibo, soprattutto di carne, che si consuma ogni anno al festival di Monaco è considerevole: si è calcolato che vengono cucinate 300 mila salsicce, migliaia di manzi e mezzo milione di polli arrosto.

Quando è nato e perché? L’Oktoberfest ha una storia molto antica, addirittura bicentenaria. La prima volta fu festeggiato nel 1810, in occasione delle nozze tra il duca di Baviera, Ludwig I, e Teresa di Sassonia. Da allora le celebrazioni vennero replicate ogni anno, nei 16 giorni precedenti alla prima domenica di ottobre. La cerimonia di apertura è sempre la stessa: nella mattinata di sabato, primo giorno dell’Oktoberfest, c’è la sfilata dei proprietari dei birrifici, al termine della quale il sindaco apre una botte con un martello, esclamando: O'zapft is! (è spillata!). Il giorno seguente, domenica, si tiene invece la sfilata dei costumi e dei fucilieri, guidata da un bambino che rappresenta la città. Il corteo domenicale è stata inaugurato per festeggiare le nozze d’argento di Ludwig I e della consorte.

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