2.500 in due giorni

Osio Sopra è diventata una fabbrica di mascherine. Il cuci cuci di 18 volontarie

Floriana Ferrari ha lanciato l’idea. I materiali dalla parrocchia e da alcune aziende, diciotto cucitrici al lavoro da casa, la volontaria più anziana ha 84 anni. Al via la distribuzione

Osio Sopra è diventata una fabbrica di mascherine. Il cuci cuci di 18 volontarie
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di Marta Belotti

C’era una volta un paese chiamato Osio Sopra, che in un momento di difficoltà, quando nessuna porta poteva essere aperta a causa di un nemico insidioso, ha deciso di trasformarsi. Da un giorno all'altro tutto il paese quasi per magia è diventato una grande fabbrica di mascherine, unico scudo contro il pericoloso nemico.

Può sembrare l’inizio di una fiaba, ma è realtà. Da qualche giorno Osio Sopra è tornato a brulicare. L’attività registrata è quella dei volontari dell’associazione «Il Viandante», che hanno dato il via a una catena solidale per la produzione di mascherine. A giorni, ogni famiglia del paese troverà sulla sua cassetta della posta un sacchetto con le mascherine all'interno. «A breve inizierà l’operazione distribuzione» conferma Floriana Ferrari, miccia che ha dato l’idea del progetto e carburante che continua ad alimentarne la fiamma. «Questa iniziativa ha rivitalizzato relazioni dimenticate. È assurdo come, proprio nella lontananza obbligata di questo periodo, abbiamo iniziato a sentirci più vicini».

Floriana è sindacalista, ma ha lavorato in passato nel settore tessile ed è lì che ha trovato i contatti necessari. «Ho rispolverato nuove e vecchie conoscenze con un giro di chiamate continuo. Per il tessuto di base non sono dovuta andare troppo lontano. Don Luca, curato dell’oratorio, ci ha lasciato la stoffa che aveva in magazzino. Il don è stato estremamente disponibile e ora ci ha lasciato le chiavi così che possiamo accedere liberamente a una delle aule, trasformata in magazzino. Un contributo fondamentale l’abbiamo trovato in Happy Days, azienda di Osio Sopra che ci taglia il tessuto. Senza il suo apporto non saremo mai riuscite a confezionare così tante mascherine. A questo punto non sapevamo dove trovare gli elastici. Tuttavia, anche in questo caso la pronta disponibilità del territorio è stata fondamentale. L’azienda osiense Sabintima ha donato ben 3 mila metri di elastico! Avevamo anche iniziato a raccogliere gli elastici messi a disposizione dai singoli cittadini. Devo ringraziare tutti, perché l’apporto di ciascuno è stato fondamentale. Dopotutto, sono proprio sono le piccole gocce a riempire il vaso!».

Reperito tutto il materiale senza spendere mezzo centesimo, Floriana Ferrari e il gruppo di volontari sono riusciti a radunare intorno a sé la disponibilità di ben 18 cucitrici. «La più anziana ha ben 84 anni! Cerchiamo di fare tutto con la massima cura e scrupolosità. Ciascuna cucitrice lavora da casa, con guanti e mascherine. Inoltre, il materiale prodotto viene tutto imbustato grazie alle confezioni di plastica fornite dalla Ecofilm e sigillate con le graffette donate dalla Bottega di Carta, entrambe attività di Osio Sopra».

Nei primi due giorni di attività, il gruppo ha già prodotto più di 2.500 mascherine.

L’articolo completo a pagina 36 del numero di PrimaBergamo in edicola fino al 9 aprile, oppure sull'edizione digitale QUI.

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