Martedì 30 gennaio l’accordo

Ospedale, parcheggiare costa meno Tariffe ridotte dal primo febbraio

Ospedale, parcheggiare costa meno Tariffe ridotte dal primo febbraio
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A scanso di clamorosi dietrofront dell’ultima ora, questa dovrebbe essere la volta buona. Domani, martedì 30 gennaio, Provincia di Bergamo, Bergamo Hospital Parking (Bhp) e Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII dovrebbero formalizzare in via Tasso l’accordo che ha messo d’accordo le parti: una riduzione delle tariffe del parcheggio dell’ospedale. È attesa da anni, almeno per favorire chi non usufruisce interamente dell’ora di sosta (che finora viene pagata in toto: un’ora e un minuto costa come due ore).

 

 

Dal primo febbraio. Le novità che diventeranno operative dal primo febbraio. La svolta è legata all’apertura dell’area riservata ai dipendenti della struttura sanitaria: 508 posti, che eviteranno a Bhp di concedere parcheggi a tariffe convenzionate all’ospedale, appaunto. Il protocollo d’intesa prevede l’estensione dei minuti di franchigia, cioè di gratuità della sosta, da 15 a 30. E le prime due ore saranno divise in tranche da trenta minuti, perché, come dicevamo, pagare per intero delle frazioni di ora pareva ingiusto.

Quanto si pagherà. Il costo della sosta tra 30 e 60 minuti passerà dagli attuali 1,30 euro a 1 euro. Da sessanta a novanta minuti il costo scenderà da 2,60 euro a 2 euro. Il protocollo d’intesa in via di sottoscrizione avrà durata temporanea, un anno e mezzo, pare, per ridiscutere in caso si ci si rendesse conto che in termini economici le variazioni tariffarie non sono adeguate: Bhp vuol essere sicura di far quadrare i conti, in sostanza.

Rivoluzione per la mobilità in zona. L’utenza del parcheggio potrebbe subire variazioni significative per due fattori legati al traporto pubblico: la recente apertura della fermata ferroviaria e la prossima inaugurazione della linea C dell’Atb. C’è un’altra variabile sul piatto: il subentro alla Provincia nel diritto di superficie, con la Regione a diventare concessionario dei terreni. E in questo caso – anche se è solo un’ipotesi – si potrebbe arrivare alla sosta gratuita.

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