Papa Giovanni, premiato il progetto per migliorare la cura dei pazienti con sclerosi multipla
Quello di Bergamo è l’unico ospedale lombardo selezionato tra i vincitori del bando promosso da Roche
Nella fotografia in apertura lo staff medico e infermieristico del centro sclerosi multipla del Papa Giovanni XXIII
Una figura dedicata gestirà l’agenda degli appuntamenti, mentre il paziente riceverà le terapie più avanzate ed efficaci con il minore disagio possibile in termini di spostamenti e di tempo impiegato per le cure. In questo modo migliorerà la presa in carico dei pazienti affetti da sclerosi multipla per i quali è necessitano un trattamento farmacologico che richiede la somministrazione in regime di macro attività ambulatoriale.
È questo l’obiettivo del progetto “Ottimizzazione della gestione del paziente con Sclerosi Multipla in Mac”, sviluppato dall’Asst Papa Giovanni XXIII e vincitore di un finanziamento di 25 mila euro promosso da un bando di Roche.
«L’adesione alle terapie da parte del paziente si ottiene anche sforzandosi di ridurre il disagio di percorsi di cura spesso molto faticosi, in una condizione di elevato stress emotivo», evidenzia Marta Radaelli, coordinatore scientifico del progetto che ha vinto il premio, specialista che si occupa di attività clinica e di ricerca nell’ambito della sclerosi multipla dal 2003, prima al centro dell’ospedale San Raffaele di Milano, poi a Bergamo dal 2018.
Il centro sclerosi multipla del Papa Giovanni, che opera all’interno della Uoc di Neurologia diretta da Maria Sessa, è un punto di riferimento a livello provinciale e questo progetto è soltanto l’ultimo tassello di una serie di percorsi offerti dall’ospedale bergamasco per i pazienti affetti da malattie neurodegenerative.
«Miglioramenti organizzativi come questo sono pensati per migliorare i percorsi dei pazienti cronici – aggiunge la dottoressa Sessa -, riducendo il disagio legato ai ripetuti accessi e ottimizzando il tempo in cui si resta in ospedale, con ricadute positive importanti sulla qualità della vita».
Il centro sclerosi multipla del Papa Giovanni
In ospedale vengono seguiti circa 1.300 pazienti, di cui mille in terapia attiva anche grazie a un servizio di Mac per le terapie infusionali. In collaborazione con gli altri servizi all’interno dell’ospedale e grazie a un supporto infermieristico specialistico vengono garantiti percorsi multidisciplinari che consentono la presa in carico globale delle persone nelle diverse fasi della malattia.
Ma il centro è coinvolto attivamente anche nella ricerca clinica ed epidemiologica sulla sclerosi multipla, con studi clinici osservazionali ed interventistici sia a livello nazionale sia internazionale. Nel 2019 è stato insignito da Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e di Genere) del riconoscimento “Una cicogna per la sclerosi multipla” riservato alle strutture che adottano un approccio multidisciplinare nel trattamento delle pazienti che desiderano affrontare una gravidanza.
E oggi il Papa Giovanni risulta essere l’unico presidio lombardo tra gli undici vincitori di questa seconda edizione del bando di Roche, che ha messo in campo un finanziamento complessivo di 300 mila euro.
«Siamo molto soddisfatti per il riconoscimento assegnato a un progetto che migliora il percorso clinico dei pazienti seguiti dalla nostra neurologia – conclude il direttore generale Maria Beatrice Stasi -. L’impatto sulla qualità organizzativa mostra come una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse umane e degli spazi possa coniugarsi con il benessere dei malati cronici che si rivolgono con fiducia al nostro ospedale».