Val Gandino

Pic e pala e tanta amicizia: per resuscitare i sentieri arrivano i Trail Builders

Rovi e sterpaglie non sono un ostacolo: in poche settimane recuperati tre percorsi fra Leffe, Peia e Monte Croce

Pic e pala e tanta amicizia: per resuscitare i sentieri arrivano i Trail Builders
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di Giambattista Gherardi

Un gruppo spontaneo, cresciuto per una comune passione sportiva legata alla natura e divenuto preziosa risorsa per la valorizzazione del territorio. C’è tanto entusiasmo a Leffe nella divisione “Trail Builders” del gruppo Orange Mtb, che negli ultimi mesi ha lanciato (e vinto) la scommessa di recuperare antichi sentieri della Val Gandino andati in disuso o con seri problemi di percorribilità.

«Siamo un gruppo di amici di tutte le età - conferma Gian Pietro Mosconi, referente per i comuni di Leffe e Peia - che hanno deciso di unirsi con entusiasmo e voglia di fare, senza alcuna formalità costitutiva. Ci sono persone di Leffe, Peia e Gandino, ma anche amici che provengono da Vertova, Cene, Albino ed altri centri della Media Valle Seriana. Ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare di buono per i sentieri che percorriamo tutte le settimane, ricambiando la sensazione di libertà che ci regalano. Potevamo fare una sola cosa: la manutenzione».

A impressionare in maniera positiva sono la determinazione contagiosa degli aderenti, sempre più numerosi, e la qualità dei lavori svolti, che hanno presupposto tante giornate di lavoro, particolarmente impegnative. «Ciascuno ha allargato la cerchia delle collaborazioni - aggiunge Mosconi - aderendo da solo e trascinando successivamente moglie o marito, bambini e amici. Spesso gli appelli per ricercare volontari cadono nel vuoto, ma in questo caso è stato bellissimo vedere come la voglia di fare e l’entusiasmo si siano moltiplicati, unendosi all’orgoglio nel rivedere percorribili alcuni importanti tracciati».

Il primo impegno ha riguardato il sentiero comunale “dell’antica via Manvit” a Leffe, che collega il paese al Monte Croce, in località Bocatorta. Un percorso di 1191 metri, che consente di salire verso la zona che a monte dell’abitato è da sempre la “patria estiva” delle famiglie leffesi. Superiore ai due chilometri (per l’esattezza 2012 metri) il secondo tracciato che ha visto all’opera i “Trail Builders”, questa volta in territorio di Peia. Si tratta del “Sentiero del Monte” che parte dalla località Cittadella e sale alla Pozza del Lino, un tempo luogo di incontro per i mercanti di pannilana della Valle e al centro di un progetto comunale di recupero legato alla coltivazione del lino ed alla valorizzazione dell’Antica Via della Lana. «Per questo sentiero - sottolinea Mosconi - ci sono volute più di 200 ore di lavoro, poiché il percorso originario era completamente abbandonato, al punto che rovi e ramaglie non permettevano più il passaggio».

Il team di volontari ha attivamente lavorato, in collaborazione con la sottosezione Walter Bertocchi del CAI di Leffe, per il recupero del Sentiero della Costa, un percorso di 891 metri che parte dal mitico Fontanì dol Solfer e raggiunge la località Costa sul Monte Croce.

I “Trail Builders”, dopo essersi organizzati con il passaparola, si sono applicati anche nella grafica per ideare uno stemma riconoscibile, dove non potevano mancare “pic e pala” (piccone e pala) a segnalare l’impegno per la manutenzione costante, anche in futuro, dei sentieri riaperti al transito. «Dobbiamo ringraziare chi ci ha sostenuto – aggiunge Mosconi –, a cominciare dalle amministrazioni comunali che ci hanno fornito ove necessario materiali di consumo e appoggio logistico. Abbiamo anche realizzato alcune magliette, utili a fare squadra e a sostenere le nostre attività».

Online l’attività del gruppo è presentata sul sito www.orangemtb.com, creato dallo stesso Mosconi alcuni anni fa per raccogliere ben 114 itinerari (pari a 3.587 chilometri) da percorrere in mountain bike ed e-bike fra Val Gandino, Val Seriana, Val di Scalve, Alto Sebino e Val Camonica. Tutto corredato di mappe dettagliate e tracce gpx. Un’attività analoga è stata sviluppata per il Cammino dell’Alta Via delle Grazie, che unisce i santuari mariani delle Valli e dell’area lacustre, grazie alla collaborazione di Nicola Tiraboschi e Franco Zanetti. Anche qui otto tappe e ben 364 chilometri di natura e scorci mozzafiato.

Facile ipotizzare che presto a essere mappati e promossi saranno i sentieri riportati in vita con l’impegno di questi mesi. Se l’appetito vien mangiando, l’entusiasmo e la voglia di promuovere la Val Gandino crescono camminando e, soprattutto, lavorando alacremente. L’unione fa la forza, la natura tutto il resto.

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