Infanzia Principessa Margherita

Ponte San Pietro, l'asilo dove la Madonna è una bimba di colore non cattolica

«Desiderava molto quel ruolo nella rappresentazione della Natività, sua madre era d’accordo». La visita del sindaco Macoli nella Giornata dei diritti

Ponte San Pietro, l'asilo dove la Madonna è una bimba di colore non cattolica
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di Laura Ceresoli

Un universo variegato di colori e culture caratterizza la scuola dell'infanzia “Principessa Margherita” di Ponte San Pietro, una delle prime nate nella provincia di Bergamo.

Nota ai più come asilo Moroni, fu aperta nel 1865 e dal 1903 trova spazio a Ponte centro, nei locali donati dal cavalier Giovanni Moroni. Sulla bacheca nell’atrio sono appesi avvisi in cinque lingue diverse (italiano, inglese, francese, arabo e cinese) e nel giardino giocano bambini di 14 nazionalità.

Qui infatti il 55 per cento degli iscritti è di origine straniera. È così che con gli anni la struttura è diventata un luogo di inclusione a cui le famiglie partecipano attivamente.

Non a caso, il sindaco Matteo Macoli ha scelto proprio questa scuola per celebrare la Giornata dei diritti dei bambini insieme ad alunni, insegnanti e personale: «L'asilo, gestito da una Fondazione, si contraddistingue per una spiccata vocazione alla crescita e al progresso delle giovani generazioni - spiega il primo cittadino - e si segnala, tra gli aspetti più importanti, il particolare impegno per l’integrazione e per i diritti di tutti. La collaborazione, il supporto e la sinergia con l’amministrazione comunale sono costanti e continui, anche e soprattutto viste le problematiche demografiche ed economiche generali del mondo d’oggi, così come vengono garantiti a tutte le scuole dell’infanzia paritarie del nostro territorio che rappresentano nell’insieme un particolare valore aggiunto per la crescita educativa dei più piccoli».

Ne è convinta anche Grazia Rigamonti del Consiglio di amministrazione della Fondazione: «Nel primo passo fondamentale dell'avventura educativa di ogni bimba e bimbo, da zero a sei anni, la scuola dell'infanzia, dai tre anni, è il luogo in cui sviluppa la coltivazione della curiosità e la scoperta dell’ambiente in cui vive. Due aspetti che sono ancora più speciali quando si comprende la diversità e si celebrano molteplici sfaccettature culturali, con lingua e cultura italiane che vivono (...)

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