Prima edizione del Charity Shop Imiberg, una due giorni per aiutare chi è in difficoltà
Sabato 21 e domenica 22 maggio (dalle 14.30 alle 18.30), nel nuovo piazzale delle scuole superiori, eventi e un mercatino per aiutare famiglie in difficoltà
Due pomeriggi di divertimento, un unico obiettivo: creare un fondo stabile al quale poter attingere per aiutare persone in situazioni di difficoltà. È con questo spirito che nasce la prima edizione del Charity Shop Imiberg, un'iniziativa nata da un gruppo di mamme che hanno deciso di fare squadra e mobilitarsi per fare fronte alle necessità e ai numerosi imprevisti che scuola, famiglie, alunni e il mondo possono attraversare.
L'evento è in programma per sabato 21 e domenica 22 maggio, dalle 14:30 alle 18:30, nel nuovo piazzale delle scuole superiori Imiberg di Bergamo (in via Riva Villasanta, 20).
Lo spazio si animerà di bambini, famiglie e tante attività: dagli ospiti spettacolari al trucca bimbi, ma anche merende, eventi musicali e una grande lotteria che vedrà in palio una maglia ufficiale dell'Atalanta autografata da tutta la squadra, donata dal calciatore Marten de Roon. Filo conduttore dell'intera due giorni sarà la vendita degli oggetti donati nelle scorse settimane dalle famiglie dell'Imiberg, il cui ricavato sarà versato in un fondo stabile a cui attingere – in accordo con la scuola – per aiutare famiglie in situazioni di difficoltà, sia all'interno del mondo scolastico che in relazione a eventi di attualità.
Un esempio è l'idea di distribuire borse di studio a studenti con famiglie in difficoltà economica, oppure contributi per la didattica personalizzata e sostegno nei confronti di alunni con bisogni educativi speciali, fino a contributi per l'accoglienza e integrazione di profughi ucraini e per le attività socioeducative di organizzazioni attive nelle zone più svantaggiate del Pianeta.
«Questa iniziativa - afferma Nicoletta Galizzi, direttrice della scuola dell’infanzia e della scuola primaria Imiberg - per noi è molto importante. Innanzitutto perché è un gesto dalla grande valenza educativa, per gli alunni ma anche per noi adulti. Poi perché è un frutto bello della “comunità Imiberg” e della sua vitalità, segno che veramente “per educare un bambino ci vuole un villaggio”. Infine, perché i soldi raccolti potranno essere utilizzati per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. Ci ha stupito tanto questa iniziativa, siamo grati a questo gruppo di mamme che così facendo ci mostra la fiducia che nutrono verso la scuola».