Sassuolo-Atalanta in belle foto

Quei mille che han dipinto l'Emilia di sorrisi e sogni nerazzurri

Quei mille che han dipinto l'Emilia di sorrisi e sogni nerazzurri
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Da dove cominciamo? Il problema, all’indomani della settima meraviglia atalantina, è proprio questo: durissimo capire dove iniziare il racconto della domenica che hanno vissuto i supporters orobici. Lo score conta sei vittorie e un pareggio a Firenze nelle ultime sette giornate. Ma noi parliamo volutamente di settima meraviglia: l’Atalanta non giocava così bene, per tante partite di fila, da tempo immemore. Quindi la gioia di oggi è figlia di un filotto di prestazioni da pelle d’oca.

 

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I 1.000 di Reggio Emilia. I più fortunati sono gli oltre 1.000 appassionati che hanno visto dal vivo la lezione di calcio inferta al grande Sassuolo di mister Di Francesco. Gol in fuorigioco e rigore dubbio a parte, l’Atalanta ha letteralmente annichilito gli avversari per quasi tutto il match. Gli appassionati presenti sulle tribune del Mapei Stadium sono stati testimoni di qualcosa di estremamente bello. Oltre ai 7 bus organizzati da Club Amici e “Chei de la Coriera”, tantissime macchine hanno sostato nel parcheggio dello stadio di Reggio Emilia appena dopo pranzo. Sia nel settore ospiti che in alcune zone della tribuna centrale, l’accento bergamasco ha surclassato le (poche) voci emiliane dei padroni di casa. I cori sono stati sempre e solo quelli “made in Bergamo” e da più parti il commento è stato unanime: sembra di giocare in casa. Dopo 5 minuti e 3 calci d’angolo, l’antifona sembrava già chiara: 0-2 alla mezzora senza appelli, i giochi erano chiusi. All’intervallo (grazie al gol di Conti) lo 0-3 visibile sul tabellone chiudeva i conti senza grossi patemi. Al fischio finale Gasperini ha esultato felice, tutti i giocatori si sono abbracciati a centrocampo e la consueta corsa sotto il settore ospiti (con lancio di maglie e pantaloncini) ha sancito la prosecuzione di un momento da urlo che non sembra volersi fermare. Nel settore ospiti, dietro le panchine e nella parte alta della tribuna i sorrisi erano tutti bergamaschi.

 

 

La gioia del dopo gara. Una volta usciti dal campo (i giocatori) e dallo stadio (i tifosi) è iniziato il terzo tempo. Saliti in auto, dal parcheggio del Mapei Stadium si è alzato al cielo un concerto di clacson festanti che nemmeno nei giorni migliori si è sentito a Bergamo. Sui bus la gioia era totale e anche all’esterno della zona spogliatoi la soddisfazione tra giocatori, tecnici e dirigenti si toccava con mano. Il presidente Antonio Percassi e il figlio Luca sono saliti sulla monovolume nera che li ha riportati (con prole) verso casa, ma non prima di aver posato per una bella foto ricordo insieme ad alcuni amici.

 

SassuoloAtalanta0-3 #stonecity #seriea #forzadea #⚫️? #friends

Una foto pubblicata da @robysotto in data:

 

Il direttore generale Umberto Marino ha cercato di gettare acqua sul fuoco ribadendo il concetto che alla salvezza mancano ancora 18 punti (quelli necessari per toccare quota 40). Il suo sorriso, però, ha più volte lasciato trasparire una soddisfazione piena e totale per un momento davvero magico. I volti dei giocatori erano tutto un programma e adesso l’obiettivo è riempire lo stadio per cercare lo sgambetto alla Roma.

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I 5.000 (mancati) a Zingonia. L’altra notizia di giornata è la mancata festa al bus della squadra a Zingonia. Fin dai primi minuti dopo il fischio finale, la possibilità che gli ultrà rimasti a Bergamo organizzassero qualcosa per il rientro da Reggio Emilia è iniziata a circolare. L’idea dei tifosi era quella di creare qualcosa di speciale com'era accaduto l’anno scorso, dopo la vittoria di Roma, quando centinaia di persone si ritrovarono nel gelo di Zingonia per accogliere con torce e fumogeni Reja e i suoi ragazzi. Vista l’euforia, probabilmente, questa volta sarebbero accorse almeno 5.000 persone, ma le convocazioni in Nazionale di tanti giocatori (gli Under 21 si sono mossi in treno verso Roma), l’assenza sul bus di Gasperini (rientrato in treno) e i tre giorni di riposo concessi hanno fatto sì che la festa saltasse. Sul profilo Twitter della Curva Nord è comparso questo messaggio:

 

 

I 20.000 (necessari) di Atalanta-Roma. La sosta per le Nazionali permetterà alla squadra di staccare la spina per qualche giorno e al gruppo dei giocatori che resterà a lavorare a Zingonia di ricaricare le batterie cercando di dare seguito a questo momento magico. I tifosi, invece, non li ferma più nessuno e al Mapei Stadium, sui social e al bar è già iniziata la sfida alla Roma. I capitolini hanno agevolmente battuto per 3-0 il Bologna, si presenteranno a Bergamo dopo la sosta con il miglior attacco della serie A ma nessuno, all’ombra di Città Alta, ha paura. Il direttore generale Marino ha già chiamato a raccolta i tifosi, l’obiettivo dev’essere quello di riempire il Comunale con almeno 20mila tifosi atalantini. Il messaggio da far circolare in questi giorni è solo uno: tutti quelli che vogliono bene a questa Atalanta, domenica 20 novembre dovranno essere allo stadio per la partita contro la Roma. La sfida è dura ma non si temono gli avversari, il sogno è quello di vedere uno stadio intero sognare l’Europa con le sciarpe al vento. Impossibile sapere cosa accadrà ma non dimenticate mai il messaggio di Gasperini: «Non sono matto, voglio solo farvi felici». I fatti gli stanno dando ragione. Su tutta la linea.

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