Istituto Quarenghi

Quella commovente passeggiata di Andrea con il suo esoscheletro a San Pellegrino

In occasione del convegno medico dedicato alla robotica e alle tecnologie per la neuroriabilitazione, il protagonista è stato il 14enne di Ivrea con una paralisi alle gambe. Premiata la professoressa Maria Luisa Gandolfi

Quella commovente passeggiata di Andrea con il suo esoscheletro a San Pellegrino
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Sabato (5 luglio), San Pellegrino Terme ha ospitato - al centro congressi dell'hotel Bigio - il convegno medico dedicato alla robotica e alle tecnologie per la neuroriabilitazione, promosso dall'Associazione Genesis in collaborazione con l’Istituto Clinico Quarenghi, l’Ordine dei Fisioterapisti di Bergamo e l'Associazione amici traumatizzati cranici (Aatc).

Nell'occasione è andata in scena una dimostrazione capace di stupire e commuovere al tempo stesso: il giovane Andrea, 14 anni di Ivrea con una paralisi alle gambe da circa un anno, ha potuto camminare lungo viale Papa Giovanni XXIII grazie all'esoscheletro UAN.GO prodotto dalle aziende italiane Roboticlever e U&O.

La storia di Andrea

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A raccontare nei dettagli la storia di Andrea è stata la madre, Elena: «Andrea è affetto da una malattia genetica rara, la trisomia 9 a mosaico. Ad averla sono in dodici in tutta in Italia. Andrea riusciva a camminare, ma tra i sintomi della sua condizione c'è anche una grave forma di scoliosi che va operata ogni sei mesi. Circa un anno e mezzo fa, tuttavia, c'è stata una lesione midollare durante l'ennesimo intervento. Da quel momento, Andrea non ha più potuto camminare. Lui è un ragazzo molto forte e ha reagito subito in modo positivo. Come famiglia, sapendo che esistono questi strumenti, abbiamo contattato un'azienda specializzata in queste tecnologie ed ecco cominciata una nuova avventura. Andrea è molto contento di poter utilizzare questo strumento e pure il suo fratellino di 5 anni. Usiamo l'esoscheletro soprattutto in casa per periodi brevi, con assistenza, perché è comunque fisicamente impegnativo. Speriamo che in futuro la tecnologia permetta di realizzare esoscheletri più leggeri».

Il dottor Giampietro Salvi, presidente dell'Associazione Genesis e neurologo all'Istituto Quarenghi, ha aggiunto: «È importante che queste tecnologie, capaci di migliorare la vita del paziente e quindi di tutta la famiglia, siano messe a disposizione di tutti in futuro. È stato davvero emozionante assistere alla dimostrazione di Andrea, l'evoluzione tecnologica e le novità portate a San Pellegrino Terme dai tanti professionisti ci stanno dimostrando che il futuro della medicina e della robotica stanno procedendo nella stessa direzione. Un futuro che fa ben sperare».

Il premio alla professoressa Gandolfi

La consegna del premio Quarenghi alla professoressa Gandolfi

Il convegno, tenutosi alla presenza di importanti professionisti e ricercatori da tutta Italia, tra i quali lo scienziato di livello mondiale Stefano Mazzoleni, ha visto anche la consegna della seconda edizione del premio “Bruno Quarenghi, tecnologia e innovazione” (alla memoria del direttore tecnico dell'Istituto Quarenghi per oltre 50 anni) alla professoressa Maria Luisa Gandolfi dell'Università di Verona, che, durante la giornata, ha presentato gli effetti sulla funzione motoria e sulla qualità della vita dell'integrazione di una sistema robotico e dispositivi biomeccatronici in un adulto con tetraparesi spastica distonica.

«La riabilitazione italiana è un'eccellenza mondiale, soprattutto a livello neurologico - ha sottolineato il dottor Salvi durante la consegna del premio -. Tanto è vero che dagli addetti ai lavori viene chiamata "la via italiana della riabilitazione". Siamo davvero felici di premiare Maria Luisa Gandolfi, una professionista di altissimo livello. Il premio è alla memoria di un grande uomo, grazie al quale, ad esempio, la Clinica Quarenghi può vantare una delle palestre per la riabilitazione più attrezzate d'Italia».