Gli 80 anni del gruppo di Bergamo

L'Avis: «Ragazzi, donate il sangue farete un regalo anche a voi stessi»

L'Avis: «Ragazzi, donate il sangue farete un regalo anche a voi stessi»
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«Ragazzi, donate il sangue. Non fate solo un regalo agli altri, anche a voi stessi». Fisico imponente, viso pulito. A lanciare l’appello in occasione dell’80esimo anniversario della fondazione di Avis Comunale Bergamo, è Victor Roselli, 21 anni, del Rugby Bergamo. Insieme al suo compagno di squadra Boris Tankeu, 25 anni, originario del Camerun e in Italia da un anno e mezzo, ha voluto prendere parte alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative per questa importante ricorrenza. «Sono iscritto all’Avis da circa un anno – racconta Victor – e ho fatto due donazioni. Con un piccolo gesto ho l’opportunità di aiutare chi ne ha bisogno e in alcuni casi anche di salvare una vita. Mi sono convinto perché ho degli amici che sono donatori che mi hanno raccontato la loro esperienza, mi è sembrata una bella cosa». Boris invece donava in Africa: «Da noi c’è tanto bisogno di sangue, ma i donatori non sono molti perché c’è poca informazione. Ora mi iscriverò all’Avis anche qui in Italia».

 

PaoloComana-BorisTankeu-MichelaPezzina-VictorRoselli

 

C’è poi la storia di Michela Pezzina, 23 anni, una delle “testimonial” scelte per l’occasione da Avis Comunale Bergamo. «Sono donatrice da 4 anni. Il primo contatto con l’Avis l’ho avuto alle superiori, quando alcuni volontari sono venuti a parlarci dell’associazione – spiega. Così a 19 anni ho iniziato a donare, è stato un gesto automatico, come fare la patente. Faccio parte della sezione giovanile dell’Avis e mi occupo anche di sensibilizzare i ragazzi a questa pratica. Siamo in tanti, ma non siamo mai troppi». L’altro testimonial è un ingegnere, si chiama Paolo Comana: «Come donatore sono solo Paolo - precisa per sottolineare che il sangue non ha razza, non ha titolo di studio -. Sono iscritto all’Avis dal 1970 e da allora partecipo all’attività dell’associazione. Mi ricordo che tanti anni fa, dopo la donazione, veniva offerto un bicchiere di vino e pane e salame, quando non una bistecca, perché si credeva che servisse a far riformare il sangue».

Il presidente di Avis Comunale Bergamo, Roberto Guerini, ha illustrato le cifre: 3.134 donatori solo in città (circa 35mila a livello provinciale), 2419 sacche di sangue donate dall’inizio dell’anno fino ad oggi, 6118  sacche donate nel 2015, circa il 10 per cento degli iscritti è straniero. «Donare è il gesto più bello del mondo – ha detto il presidente – e noi vogliamo far festa con tutte le associazioni con le quali collaboriamo e che ci sostengono».

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi, che ha ringraziato l’Avis per l’impegno civico profuso. Messaggi anche dal vescovo monsignor Francesco Beschi: «Il gesto dei volontari dell’Avis diviene un farsi carico della fragilità e della sofferenza altrui, nella costruzione di una società più solidale e fraterna» e del sindaco Giorgio Gori: «Persone di nazionalità ed estrazione diverse accomunate dalla volontà di dare un contributo gratuito di vita al benessere degli altri».

 

tavolo

 

Al tavolo hanno preso parte anche Barbara Giussani, direttore sanitario dell’Avis provinciale; Deborah Previtali, neo dottoressa che ha preparato la tesi sulla storia dell’Avis di Bergamo ed è autrice del libro commissionato dall’associazione in occasione degli 80 anni; lo scultore bergamasco Luigi Oldani, che ha realizzato la medaglia commemorativa; il maestro Alfredo Conti, direttore della New Pop Orchestra, protagonista del concerto di venerdì 27 maggio al teatro Donizetti. Un intervento speciale è stato quello di Margherita Moda, vedova del dottor Guido Carminati, nominato presidente di Avis Comunale Bergamo nel 1953 e poi presidente nazionale. «Appena laureato mio marito, oltre alla sua professione, si è dedicato tanto all’Avis – racconta la signora Moda, senza tralasciare aneddoti divertenti -. Veniva a casa a tutte le ore, era tanto impegnato. Mi faceva dei regali per tenermi buona perché a volte protestavo per la sua dedizione all’associazione».

Oltre al concerto, domenica 29 maggio ci sarà un corteo al quale prenderanno parte tutte le Avis cittadine e provinciali con i propri labari e sfileranno da piazza Mercato delle Scarpe, in Città Alta, fino alla cattedrale di Sant’Alessandro, dove monsignor Davide Pelucchi celebrerà la Messa alle 10.30. Al termine della funzione il corteo si sposterà fino al chiostro di San Francesco per la presentazione del libro dedicato all’80esimo anniversario.

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