Una nuova Academy

Rilancio in grande stile del Tennis club Bergamo, che mette i giovani al centro

Accordo fra Franco Togni (Automha), e i soci del circolo. Club house, ampliamento degli spogliatoi e del ristorante, recupero della terrazza in stile “belvedere” e due campi da padel

Rilancio in grande stile del Tennis club Bergamo, che mette i giovani al centro
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di Leonardo Mologni

Un progetto di rilancio in grande stile. Il Tennis Club Bergamo si prepara ad essere declinato in “Academy”. Lo storico circolo cittadino è pronto a brillare di luce propria attraverso un investimento che strizza anche l’occhio a un centenario (la prima pietra in Valtesse è del 1926) sempre più vicino. Una sinergia tra Automha, azienda leader nell’automazione industriale, e i soci del circolo cittadino ha fatto nascere Austin spa ossia il primo dado verso un futuro che comincerà a vedere la luce a settembre.

Una nuova club house, l'ampiamento degli spogliatoi femminili, l’estensione del ristorante e il conseguente rinnovamento delle cucine, il ridisegno la dotazione dei servizi, il recupero e la riqualificazione della terrazza in stile “belvedere”, la rotazione dei campi 1 e 2 e due campi da padel. Saranno questi, uno dopo l’altro, gli interventi che, per dirla con le parole del delegato provinciale Fit, Gianluigi Terzi «farà diventare il Tennis Club Bergamo un fiore all'occhiello della nostra provincia e non solo». Una nuova pagina che si sta scrivendo attraverso Studio De8 Architetti, eccellenza del settore e già protagonista su svariati fronti a Bergamo, in Europa e nel mondo.

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Giorgio Berta, presidente Tennis Club Bergamo

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La club house durante la presentazione

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L'architetto Mauro Piantelli

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Franco Togni, patron di Automha

Venerdì 9 luglio a fare gli onori di casa il presidente Giorgio Berta: «Franco Togni (patron di Automha) - ha detto - è un visionario come noi e gli piace innamorarsi di progetti che conquistano il cuore. Questo per noi è un fatto nuovo, eccezionale reso possibile anche dal lodevole impegno dei soci». Proprio Franco Togni ha fatto eco senza nascondere quel pizzico di sana emozione che non guasta mai: «Questo è un luogo ricco di storia e di tradizione - ha sottolineato -. Ecco perché meritava un progetto coniugato come Austin spa per il quale devo ringraziare di cuore tutti coloro che ci hanno creduto fin dall'inizio. L’idea mette i giovani al centro poiché potranno vivere uno spazio bello, vivace, sicuro nel quale creare gli stimoli giusti per affrontare le sfide della vita».

È stato proprio il gusto della sfida a stuzzicare lo Studio De8, rappresentato dall’architetto Mauro Piantelli: «Ci siamo divertiti - ha rilevato -, nemmeno pensavamo che qualcosa di simile potesse essere accettato perché si tratta di qualcosa di forte. Servono nuovi spazi nonché un’adeguata gestione dei flussi affinché tutto ciò non resti solo sul piano sportivo, ma anche dedicato al leisure. Un luogo in cui le persone stanno bene, s’incontrano e passano il loro tempo in un ambiente ideale». Se l’assessore Loredana Poli ha speso parola (scritta poiché impossibilitata a partecipare) per ampliare e sostenere l’offerta agonistica, abbracciando le scuole e le persone in difficoltà, un monito è arrivato anche da Chiara Motta, vice presidente regionale vicario della Fit: «Qui mi sento a casa - ha osservato - perché frequento queste zone da quando ero ragazzina e sono rimasta davvero stupita. È bellissimo avere questa voglia di rinnovarsi e ampliarsi».

Un nuovo Tennis Club insomma, con una concezione più paesaggistica senza perdere di vista il suo fulcro ossia i maestri, gli allievi e i soci. Quelle tre anime che ora, cammin facendo, vedranno progressivamente cambiar pelle a un pezzo di storia che comincia a mettere i piedi nel futuro.

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