«Gentili e disponibili»

Rischia di perdere l'aereo per Orio per "colpa" della Polizia e gli agenti gli pagano una navetta

È successo a Gallipoli, in Puglia. Il giovane era stato fermato per un regolare controllo antidroga. Alla fine, ha mandato una mail per ringraziare del gesto

Rischia di perdere l'aereo per Orio per "colpa" della Polizia e gli agenti gli pagano una navetta
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Fermato per i regolari controlli antidroga, un giovane ha perso il bus per l'aeroporto. Gli agenti gli hanno così pagato il biglietto per una navetta privata. È successo a Gallipoli, in Puglia, dove un giovane turista bergamasco si trovava in vacanza.

Il ragazzo, di lì a poche ore si sarebbe dovuto imbarcare su un aereo diretto a Orio al Serio, in partenza dall'aeroporto di Brindisi. In attesa del bus che lo avrebbe trasportato allo scalo pugliese, però, una pattuglia della Polizia con cani antidroga si è avvicinata al gruppo di turisti per eseguire un controllo di routine.

Intanto il bus è arrivato e l'autista, nonostante la richiesta di aspettare qualche minuto, è ripartito per rispettare la tabella di marcia ed evitare di far tardare gli altri passeggeri già a bordo. Il ragazzo, ultimo a essere controllato, è però restato a terra, rischiando di perdere il volo per Bergamo.

Vedendolo affranto, gli agenti hanno deciso di chiamare una navetta privata e pagare di tasca propria un nuovo biglietto, permettendogli così di raggiungere in tempo lo scalo brindisino. Un gesto che ha lasciato piacevolmente sorpreso il ragazzo, tanto da spingerlo – una volta atterrato in terra bergamasca – a scrivere una e-mail indirizzata agli agenti del commissariato di Polizia di Gallipoli, corredata da cuoricini di ringraziamento.

«Volevo ringraziarvi per il favore che mi avete fatto, vi sono debitore – si legge nel messaggio –. Dopo che l'autista se n'è andato avreste potuto fregarvene, ma siete stati molto gentili e disponibili. Grazie mille signori». La vicenda è stata raccontata nella pagina Facebook della Polizia di Stato. «A volte – si legge nel post – per rendere il mondo un posto migliore, basta poco».

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