Sedrina risponde al nostro articolo e ci suggerisce alcune sue bellezze da scoprire
Un nostro pezzo, ironico, metteva in luce come fosse svantaggioso vivere la zona arancione nel Comune brembano piuttosto che in città. La locale Amministrazione, però, non è propriamente d'accordo (e ha le sue buone regioni)
Sul numero di PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 10 dicembre abbiamo pubblicato due articoli (dal taglio ironico) nei quali raccontavamo le differenze tra il vivere la zona arancione in città e il viverla invece in un piccolo paese di provincia come Sedrina. Nel paragone, Sedrina ne usciva peggio: essendo un piccolo paese della provincia, è ovvio che offra meno di Bergamo. Per questo, nel suo racconto per noi, la sedrinese Maddalena Compagnoni definiva «sfigata» la sua domenica in zona arancione (la domenica, non il posto in cui vive). Comprensibilmente, però, a Sedrina qualcuno ci è rimasto un po' male. In primis l'Amministrazione. La quale, in risposta al nostro articolo, ci ha scritto una mail in cui spiega come, in realtà, di cose da fare, anche in zona arancione, ce ne sono un bel po' a Sedrina.
Siccome il nostro intento non era certo quello di mettere in ombra le bellezze di Sedrina, pur sperando che presto la Lombardia possa passare in zona gialla (come annunciato dal governatore Fontana), di seguito vi proponiamo la risposta che ci ha fornito l'Amministrazione del Comune brembano. Suggerendo a tutti, appena possibile, di fare un giro da quelle parti.
Racconti di domeniche in zona arancione (come cambia da Bergamo a Sedrina....)
Sedrina in effetti non ha passato un anno molto fortunato. Nel solo mese di marzo il virus si è portato via venti compaesani. Sono circa quaranta le famiglie che quest'anno trascorreranno le feste nel ricordo di un Natale che non tornerà più. Ma nella sua sfortuna la comunità è rimasta unita nell'aiuto reciproco. Protagoniste le associazioni di volontariato, come il Gruppo di Protezione Civile, AIB e il Gruppo Alpini, che sono stati sempre presenti e attivi su tutto il territorio durante i periodi più bui dell'epidemia. Così come i negozianti e tutti coloro che lavorano a contatto con il pubblico, che sono sempre rimasti a servizio dei cittadini nonostante il rischio e la paura, che mai sono stati così vicini, reali, invalidanti. Forse Sedrina non è stata fortunata, ma per noi è una fortuna vivere a Sedrina.
Ci permettiamo di suggerire alcune attività che possono essere fatte nel nostro paese, attualmente in zona arancione. Sedrina è infatti ricca di percorsi naturalistici dove fare per esempio attività sportiva o semplicemente una camminata. Alcuni esempi:
- il sentiero che conduce all'agriturismo Prati Parini da Sedrina;
- il sentiero di Valle del Giongo dalla Frazione di Botta;
- il sentiero dei Falchi, dove si possono ammirare alcuni tratti caratteristici del nostro territorio;
- la ciclabile della Valle Brembana recentemente realizzata dal recupero del vecchio sedime ferroviario, dove si possono ammirare le gallerie storiche scavate nella roccia e da dove è possibile raggiungere i famosi "Ponti di Sedrina".
Suggestivi sono anche i Borghi medioevali di Cler, Mediglio e Benago e la zona di Sedrina Alta dove transitava l'antica strada "Priula".
A Sedrina si producono inoltre prelibati prodotti locali che ci invidiano anche le grandi città, e negozi e aziende si sono attivati per la consegna a domicilio. Non sarà il "brunch" citato nell'articolo, ma forse è anche meglio.