I sorteggi di Europa League

Sergio da Sarnico e la sua famiglia Un vessillo nerazzurro a Montecarlo

Sergio da Sarnico e la sua famiglia Un vessillo nerazzurro a Montecarlo
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Una giornata emozionante, storica e indimenticabile. Essere a Montecarlo nel giorno dei sorteggi dei gironi di Europa League è stato un privilegio. Dopo 26 anni l’Atalanta è tornata in Europa e, nonostante un girone veramente molto difficile, il fascino di quello che si è vissuto al Grimaldi Forum e la consapevolezza piena che l’avventura europea è davvero alle porta soffoca qualsiasi paura e schiude le porte dei sogni a tutto il popolo orobico. Qualcuno ha deciso di venire di persona: Sergio da Sarnico, la moglie Milene e figli Leonardo e Marta si sono sistemati sotto il sole all'esterno della sede dei sorteggi e potranno raccontare il fatico: «Io c’ero».

 

Cinque ore sotto il sole per l’Atalanta. La famiglia sarnicese ha vissuto interamente la due giorni dei sorteggi. Dopo la curiosità per quelli di Champions di giovedì, i quattro bergamaschi si sono sistemati dietro alle transenne già dalla mattinata di venerdì 25 agosto e hanno atteso con trepidazione i nomi delle squadre che affronteranno la Dea. «Un girone bello tosto – commenta papà Sergio -, difficile: da terza fascia. Dobbiamo affrontarlo da bergamaschi, senza paura e con la consapevolezza di essere nelle mani del gruppo e del Gasp. Sicuramente saremo a Reggio Emilia, vediamo se sarà possibile anche seguire la squadra in trasferta. Il Lione è una squadra veramente forte, penso che siano un gruppo completo e molto attrezzato. Contro l’Everton di Rooney, che ha perso Lukaku, ce la giochiamo. Serve un colpo da qualche parte e sono convinto che possiamo giocarcela davvero. Mi auguro che si possa passare il turno, Bergamo e i Percassi se lo meritano davvero».

Ma perché, con la certezza di non veder nulla dal vivo, sono venuti lo stesso a Montecarlo? «Ho seguito il sorteggio sul telefonino, grazie ai social e al sito della Uefa abbiamo avuto aggiornamenti in tempo reale, perché non è stato possibile in alcun modo entrare. Non c’è problema, era importantissimo esserci e sono felice di aver fatto questa due giorni a Montecarlo. Siamo in vacanza con la famiglia a Ventimiglia. Ieri per cinque ore abbiamo atteso fuori il sorteggio di Champions League e qualche campione lo abbiamo incrociato, oggi è stato lo stesso e sono felice di aver fatto anche una fotografia con il presidente Percassi e il figlio Luca davanti al pannello dell’Europa League».

 

 

Uno vero spettacolo. Dal punto di vista giornalistico, un evento di questa portata permette di capire il livello che si raggiunge quando le competizioni europee vedono la partecipazione di una squadra provinciale come l’Atalanta. Partiti da Capriate con il collega Mayer di Bergamo&Sport alle 6 del mattino, siamo arrivati nel Principato intorno alle 9.30 e dopo una rapida ricerca ecco il Grimaldi Forum praticamente in riva al mare. I giornalisti accreditati hanno potuto seguire il sorteggio da una posizione privilegiata (in balconata) e fin dai primi istanti tutto è sembrato perfetto: le luci, la musica, le telecamere piazzate in ogni angolo e ancora il supporto degli addetti alla stampa che con puntualità svizzera e gentilezza infinita hanno permesso di avere quasi in tempo reale i calendari completi. Un contesto altamente professionale nel cuore della Montecarlo vip: il Twiga, il Nobu, il Fairmont e il Casinò sono a pochi passi mentre Rolls Royce, Ferrari e boldi di ogni genere sfrecciavano nelle strade. Una giornata da vip al seguito della Dea.

 

 

Il selfie di David con Percassi. Per una famiglia che a Montecarlo è venuta di proposito, ecco un amico di Caravaggio che ha incrociato praticamente per caso il presidente Percassi fuori dal Grimaldi Forum. «Eravamo di ritorno dalle vacanze a Cannes - racconta Il titolare del Big Apple Cafè di Caravaggio – e siamo passati a Montecarlo per fare un giro. Non sapevo dei sorteggi, ma appena visti i manifesti abbiamo deciso di passare al Forum per dare un’occhiata e sono riuscito a fare un selfie con il presidente. Il girone è tosto, meglio così: la trasferta in Inghilterra è molto interessante, credo proprio che ci andrò».

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