Sindacati provinciali: trentamila euro agli ospedali per apparecchiature tecnologiche

30.000 euro per acquistare apparecchiature tecnologico sanitarie da destinare alla rete ospedaliera provinciale, a partire dal Papa Giovanni, che ad oggi è la struttura dove sono accolte e ricoverate il maggior numero di persone in gravi condizioni per via del nuovo Coronavirus: è la somma raccolta dai sindacati CGIL e CISL di Bergamo, con tutte le categorie di lavoratori. Un aiuto utile e finalizzato a cercare di dare un contributo alla disperata lotta del sistema sanitario contro il rischio collasso e per cercare di ammortizzare l'ormai drammatica saturazione delle strutture ospedaliere.
Ne hanno parlato, tramite un comunicato stampa diffuso in giornata, il segretario generale provinciale di CGIL Gianni Peracchi e quello di CISL Francesco Corna: «È uno sforzo fatto con slancio in un momento di emergenza, da chi ha sempre creduto e lavorato per sostenere il nostro sistema sanitario, eccellenza italiana formata da persone eccellenti e poco riconosciute per il loro lavoro».

E ancora: «Purtroppo, il continuo crescere dei contagi, dei ricoveri in ospedale, dei ricoveri in terapia intensiva e, purtroppo, dei decessi mantiene la nostra provincia ai primi posti di questa tragica classifica, con un primato assoluto dell’emergenza sanitaria che non ha uguali, ad oggi, nel resto delle regioni italiane. Le condizioni degli ospedali di Bergamo e provincia, come ci raccontano quotidianamente gli operatori è veramente vicina al collasso, come anche gli stessi operatori, costretti a turni massacranti, con prestazioni orarie e carichi di lavoro già insostenibili».
Il messaggio si chiude poi con un ringraziamento a tutte le categorie di lavoratori coinvolte nella gestione dell'emergenza: «Cogliamo l’occasione, l’ennesima, per ringraziare tutte le lavoratrici e i lavoratori che in questo momento sono in “prima linea” nei servizi sanitari, sociosanitari, di emergenza, della sicurezza e protezione civile».