Pastorale social

Sorrisi e profonda fiducia: il video di don Guido nei giorni della pandemia diventa virale

Sei minuti online per dire #stateincasa: la pastorale di don Rottigni, parroco di Sant'Ombono, nei giorni dell'epidemia, fra ironia e inviti alla preghiera

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di Giambattista Gherardi

Lui è don Guido Rottigni, 53 anni e parroco di Sant’Omobono Terme, giunto in Valle Imagna nel 2018 dopo dieci anni di servizio pastorale a San Lorenzo di Rovetta. È il protagonista di un video ricco di ironia che nei giorni della pandemia del coronavirus Covid-19 è diventato “virale”, ovviamente in senso positivo, rimbalzando fra migliaia di profili Facebook, pagine Instagram e gruppi WhatsApp. Un’idea pastorale innovativa, che sottolinea ancora una volta il carattere gioviale del sacerdote, che non a caso (con tanto di laurea a tema) ha guidato l’Ufficio Diocesano per la Pastorale dei mezzi di Comunicazione dal 1996 al 2010.

Don Guido Rottigni è senza dubbio un personaggio, apprezzato e stimato innanzitutto nella natia Val Gandino (è originario di Cazzano Sant'Andrea), dove preside il gruppo Volo Libero Monte Farno, che unisce decine di appassionati (come lui) di volo in parapendio. Negli ultimi anni ha fatto parte anche del drappello di arditi che plana ogni anno, il giorno dell’Epifania, nella zona del Santuario di San Gottardo a Cirano di Gandino, donando dolciumi a tutti i bambini.

«Sono convinto - spiegava don Guido in una recente intervista - che l’attività pastorale debba sempre più andare incontro alle persone sulle strade del mondo attuale, che difficilmente coincidono con quelle che portano fra i banchi della chiesa. Noi preti a volte non ci accorgiamo di restare immobili sui nostri pulpiti mentre i tempi e la gente cambiano. Un fraterno spirito apostolico, come spesso sottolinea l’amato Papa Francesco, deve incrociare le persone anche lungo sentieri impervi, fra le nuvole o negli abissi». Qualche anno fa era salito alla ribalta delle cronache per aver eseguito un perfetto back flip (un salto mortale) con la motocicletta da cross e successivamente aveva “bucato” il mondo dell’informazione e dei social con l’iniziativa attuata a San Lorenzo di Rovetta: per regolamentare il parcheggio sul sagrato non aveva fatto ricorso ad avvisi, diffide e regolamenti vari, ma aveva apposto un cartello stile “zona disco” con la semplice dicitura: «Per ogni sosta, un’Ave Maria». Un invito ad approfittare di quel luogo santo non solo per la sosta, ma anche per una preghiera.

Nel video girato nei giorni della pandemia, don Guido ironizza sulle incombenze quotidiane in casa (faccende domestiche, impegno in cucina, toilette personale), sulle possibilità ristrette di fare sport (giri di corsa del campanile, skateboard in sala parrocchiale, sci e parapendio in cucina) e, soprattutto, sulla necessità di affidare a Gesù cuore e preghiere. Ed è il caso di dire che il fine giustifica i mezzi.

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