Spiazzi 70 cm; Presolana 70 cm; Foppolo 2 metri: quanta neve sulle nostre montagne!
Da domenica 13 dicembre, con la zona gialla, sarà possibile salire in quota e godersi il bellissimo manto bianco. Senza sciare (gli impianti son chiusi), ma ciaspolando e passeggiando. Ovviamente facendo attenzione
In apertura, Carona (foto Instagram @carona.live)
Quanta neve c’è sulle nostre montagne! Dai milleduecento metri in su è una festa per chi ama la natura, le passeggiate, i paesaggi invernali, lo sci (per adesso lo scialpinismo, perché tutti gli impianti di risalita sono chiusi). Qualcuno ha parlato di una beffa del destino, tanta neve come non se ne vedeva da anni proprio quando il Covid imperversa e impone regole amare ma necessarie.
A dire la verità, anche lo scorso anno per l’Immacolata ci fu una bella nevicata che portò circa quaranta centimetri di coltre bianca intorno ai 1500 metri. Ma quest’anno ne è scesa molta di più, si è fatta vedere persino in città e nella pianura nella giornata di mercoledì 2 dicembre; da allora ha cominciato a piovere, in basso, mentre in alto la festa della neve è continuata, in Alta Valle Seriana come in Alta Valle Brembana. A questo punto gli operatori turistici sono perplessi: da un lato si lamentano per la chiusura degli ski-lift, dall’altro pensano che questa coperta immacolata attirerà verso i luoghi di villeggiatura un bel numero di villeggianti, comunque sia. E intanto guardano al 7 di gennaio, quando gli impianti potranno riaprire, senza pericolo di resse, ma con la possibilità di un discreto risarcimento economico.
Staremo a vedere. Intanto da domenica sarà possibile uscire dal comune di residenza, anche per una semplice gita e allora si potranno raggiungere i nostri paesi di montagna e camminare nella neve, usare le ciaspole, fare scialpinismo. Con molta attenzione. Dice Enzo Valenti, di Gromo, grande conoscitore delle nostre montagne che percorre ogni giorno da settant’anni: «È stata una nevicata straordinaria, in paese a Gromo sono scesi venti centimetri, poi ha piovuto e adesso di neve ce n’è poca. Lo stesso è successo a Clusone, a Villa d’Ogna e, in genere, nei paesi sotto i mille metri. Però in alto di neve ce n’è tantissima e bisogna prestare grande attenzione alle valanghe: le temperature non sono bassissime e i diversi strati di neve non sono coesi più di tanto. Chi farà scialpinismo o uscirà con le ciaspole deve davvero essere molto prudente e conoscere i luoghi dove il pericolo valanghe è più elevato».