Parola alle volontarie

Il Comune di Torre Boldone ha trovato casa al Cerchietto

Il Comune di Torre Boldone ha trovato casa al Cerchietto
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«Sono passati dieci anni dalla prima apertura, e oggi, finalmente, abbiamo trovato casa» commenta Linda Corna, portavoce del Cerchietto di Torre Boldone. Il gruppo nasce nel 2009 da un semplice scambio di indumenti per bambini tra alcune giovani mamme del Gas (Gruppo Acquisto Solidale) di Torre Boldone, Ranica e Alzano Lombardo, con l’obiettivo di diffondere uno stile di vita improntato alla sobrietà, al riciclo e alla solidarietà. «Lo scopo è sempre stato quello di “rimettere in circolo”, un cerchio di scambio dove ognuno può lasciare quello che ha soddisfatto i bisogni della propria famiglia e che può essere utilizzato dagli altri, ma anche un impegno a prendere in prestito quello che serve oggi e riconsegnarlo successivamente domani – continua Linda -. Nel giro di qualche anno lo scambio è diventato così rilevante da rendere necessaria una sede adatta a sostenere il progetto. Nella primavera del 2012 siamo stati accolti dalla comunità del “Mantello”, un’esperienza bellissima che si è rivelata una collaborazione per entrambi. Molto spesso le mamme venivano in sede con i bambini e le donne del Mantello si occupavano dei piccoli, dando così un aiuto a noi volontarie».

Negli anni, la continua richiesta di indumenti porta il Cerchietto ad aprirsi anche alla comunità locale, e non solo all’interno del Gruppo di Acquisto Solidale. Il gruppo si trasferisce presso l’Istituto Palazzolo delle Suore delle Poverelle in via Imotorre, e successivamente, nell’aprile 2016 dopo una breve sospensione del servizio, all’interno della Comunità di Villa Mia, dove resterà fino alla chiusura della struttura, avvenuta a luglio 2019. «Quest’ultimo trasloco ci ha obbligato a ricercare una nuova sede sul territorio; un lavoro intenso che, a tratti, ha messo in dubbio il prosieguo del Cerchietto. La messa a disposizione da parte del Comune di Torre Boldone di un locale all’interno del Centro Polivalente ci ha dato la possibilità di continuare, aprendo ancor più le porte alla comunità locale. Un ulteriore aiuto è arrivato dall’Associazione Infanzia e Incontri, con cui ci siamo associati nell’ottobre 2019. Questo ci ha permesso di unire le forze per creare un progetto ancora più ampio e consolidato sul territorio».

Oggi la nuova sede del Cerchietto, inaugurata nella prima settimana di novembre, conta quattro responsabili: Linda, Elisabetta, Stefania ed Emanuela, che si alternano nei giorni di apertura e supportate da circa venti volontarie. La sede è aperta il venerdì pomeriggio e il sabato mattina, due volte al mese. Il calendario con le aperture specifiche è disponibile mese per mese sulla pagina dell’associazione Infanzia e Incontri: «Spesso capita di passeggiare per Torre Boldone con i figli e sentirsi dire: “Guarda mamma, la maglietta di quando ero piccolo!”. È molto bello, fa sorridere sapere che, quella maglietta, non è andata persa – conclude Linda -. Recentemente abbiamo ricevuto una lettera, scritta da una storica volontaria del Cerchietto: la signora che, dieci anni fa, ha ospitato nel suo appartamento la prima sede del nostro gruppo». Di seguito ne pubblichiamo una parte:

Col trasferimento da Villa Mia, dopo molto cercare, il Cerchietto finalmente trova la sua relazione più affine con l’associazione Infanzia e Incontri, e la collocazione più consona in un edificio di proprietà comunale. La dimensione di servizio pubblico viene definitivamente sancita, e il Cerchietto può ben dire di aver raggiunto un obiettivo che certo non era nella mente di chi l’ha avviato, ma che onora quanti si sono impegnati in questi dieci anni. Vista la sua storia, è difficile prevedere come evolverà, ma è certo che il Cerchietto ha dato prova di estrema dinamicità, e saprà inventare nuove forme, adattandosi alle esigenze che i tempi detteranno. E i piccoli che indosseranno gli indumenti nuovi, o quasi, sentiranno ancora l’abbraccio di chi li ha indossati prima di loro. O, almeno, lo auguro loro con tutto il cuore.

Mariangela.

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