Attraversa dolcemente le 7 provincie di Kyushu

Il treno di Hunger Games esiste: è giapponese, un poco italiano

Il treno di Hunger Games esiste: è giapponese, un poco italiano
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Un altro treno di gran lusso percorrerà le strade ferrate delle celebri sette prefetture del Giappone. Sette stelle, nella leggenda.

Dopo il progetto che circolava sul sito delle JR East, le Ferrovie Giapponesi Orientali, finalmente sono online le immagini del treno notturno che verrà inaugurato nel 2017. Dieci vagoni con ampie vetrate e tre suite con bagno privato, riscaldato secondo la tradizione giapponese, e doccia. Designer del progetto è Kiyoyuki Okuyama, nato nel 1959 a Yamagata, ma italiano d’adozione avendo lavorato presso Pininfarina S.p.a dal 2004 al 2006: c’è del suo nella meravigliosa Ferrari Enzo.

Okuyama, che fuori dal Sol Levante, si fa chiamare Ken, ha annunciato che la nuova creatura sarà «un treno dove i passeggeri possono godersi il flusso del tempo e dello spazio».

La scelta rientra nell’ambito dell’ampia progettualità che JR East sta impostando in vista del rinnovamento dei servizi ferroviari giapponesi. JR East è nata il 1 aprile 1987 come una delle sette “costole” della JNR (Japan National Railways, l’azienda di stato nipponica) decisa a dividersi perché non riusciva più a sopportare l’eccessivo peso del debito pubblico (http://www.jreast.co.jp/e/). Essendo  una delle più importanti,  la JR East venne collocata sul mercato azionario: il governo continuò a detenerne il controllo fino al 2002, quando vendette tutto. Oggi è la più grande compagnia del mondo per numero di passeggeri trasportati e la sua sede principale è a Yoyogi a Tokyo; gestisce 1073 stazioni su una rete di 7526, 8 km.

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Il Nanatsuboshi - Quello progettato da Okuyama non è il primo nel suo genere. Il 15 ottobre 2013 a Kitakyushu – prefettura di Fukuoka, nell’isola di Kyushu (la terza, in ordine di grandezza, delle quattro maggiori dell’arcipelago giapponese) – era già stato inaugurato il treno Nanatsuboshi (“Sette Stelle”, appunto), prodotto dalle Kawasaky Heavy Industries di Kobe su un’idea di Mr. Koji Karaike – responsabile delle JR di Kyushu. Fondate nel 1896 le KHI producono grandi navi, aerei, treni, ma sono note al grande pubblico soprattutto per le moto.

Il treno più di lusso mai realizzato conta 14 camere extra lusso (ognuna con bagno e doccia privata), 2 suite deluxe, 3 suite presidenziali, un vagone lunge, una carrozza ristorante e un bar. Gli interni sono ispirati agli alberghi tradizionali nipponici, i famosi Ryokan, e rifiniti dai maestri mobilieri di Osaka. I bagni sono stati realizzati in porcellana da artigiani locali. Più che come un treno il Nanatsuboshi è stato pensato come un convoglio turistico, una sorta di nave da crociera su rotaie: 100 km/ha la velocità massima e 50-70 km/h la media. La realizzazione è costata 3 miliardi di yen (22,7 milioni di euro), e il biglietto è in proporzione: circa 4000 euro a notte – fino a 1,13 mila yen (8.6000 euro) se le notti sono tre. Nonostante le cifre da capogiro –  e come sempre, nel mercato del lusso –  le prenotazioni sono piovute a raffica –  oltre 1400  richieste a fronte delle 156 camere disponibili – tanto che per l’assegnazione si è pensato addirittura a un meccanismo a lotteria.

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Detto che il nome Nanatsuboshi si riferisce alle prefetture di Kyushu (Fukuoka, Oita, Saga, Miyazaki, Nagasaki, Kumamoto, Kagoshima) che il  treno attraverserà nel suo viaggio, bisogna aggiungere che il sette è una specie di mantra in questo progetto: sette prefetture, sette le carrozze, sette le specialità (cucina, natura, terme, luoghi storici, ospitalità, amicizia e cultura) che costituiscono il vanto dell’isola. Mancano solo i vulcani, perché ce n’è solo uno da quelle parti: il Monte Aso, che però è il più grande fra quelli in attività. Ovvio che il convoglio, passando, ne accarezzerà le pendici.

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