Tutor e 4ª corsia allungano la vita Incidenti dimezzati dal 2007 sull’A4

Una volta si diceva che una telefonata allunga la vita. Ma anche avere spazi più consoni al traffico veicolare permette di arrivare allo stesso risultato, in particolare se un sistema di controllo elettronico scoraggia l’alta velocità, castigando a suon di multe puntuali chi sull’acceleratore ha il piede troppo pesante. Ecco, questi dieci anni di quarta corsia sull’autostrada Bergamo-Milano possono essere riassunti così. Dal 2007, anno d’inaugurazione della quarta corsia, gli incidenti sono sostanzialmente dimezzati. Grazie anche al Tutor, sistema di rilevamento elettronico di velocità eccessive.
I numeri dell’Aiscat. I report semestrali dell’Aiscat (l’Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) parlano chiaro, e i dati li ha snoccialati qualche giorno fa L’Eco di Bergamo. A fine 2001, il numero dei veicoli effettivi medi giornalieri era di 247.024; quindicianni più in là, al 31 dicembre 2016, la situazione era invece questa: 281 mila veicoli effettivi medi al giorno. Un incremento del 13 per cento. Interessante anche il dato sui tempi di percorrenza: «A settembre 2006 il tratto Milano est-Bergamo si percorreva in 40 minuti con una velocità di 41 chilometri l’ora: un anno dopo bastano 21 minuti e si viaggia a 99 chilometri», raccontava Gianni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia.
Incidenti in calo. Nel 2006 gli scontri con feriti o morti furono nel complesso 536. Già l’anno seguente, per nove mesi a tre corsie e poi a quattro, i sinistri scesero a 493. Nel 2016 gli incidenti sono stati 317: meno 41 per cento. E meno 59 per cento se si considerano i soli mezzi pesanti. La gente spende di più nelle aree di servizio ma sceglie sempre meno di fare rifornimento di carburante lungo l’arteria.