Tutta Levate è al fianco di Habiba, rimasta vedova con 4 figli e un altro in arrivo
Il marito Boukare Bara, 45 anni, originario del Burkina Faso, è morto all’ospedale di Bergamo lo 30 agosto scorso a causa di una leucemia fulminante. Per non lasciare sola la famiglia si sono mossi Alpini, Caritas, mamme dei compagni di classe e anche il Club Amici dell'Atalant
Boukare Bara, 45 anni, originario del Burkina Faso, è morto all’ospedale di Bergamo lo 30 agosto scorso a causa di una leucemia fulminante, lasciando i suoi quattro figli (il più grande appena maggiorenne e il più piccolo di 9 anni) e la moglie Habiba, che è in attesa del loro quinto bambino. Boukare lavorava come operaio o manovale e gli mancava una firma per ottenere la cittadinanza italiana, mentre Habiba si occupava saltuariamente e per brevi periodi delle pulizie in alberghi o negozi ma a causa del lockdown è rimasta disoccupata. La vicenda ha scosso profondamente l’intera comunità di Levate, che si è mossa per aiutare la famiglia.
In campo sono scese altre mamme, la società di calcio in cui gioca il più piccolo dei loro figli, Alpini, Caritas parrocchiale e, in particolar modo, il Club Amici dell’Atalanta, che hanno di non lasciare da sola Habiba e i suoi quattro bambini. Le Penne Nere locali si sono occupate di fare la spesa per qualche settimana, le mamme dei compagni di classe del figlio minore hanno organizzato una colletta e la società di calcio ha coperto ogni spesa per la stagione in corso.
Grazie al passaparola dei tifosi atalantini di Levate sono arrivati gesti di solidarietà anche al di fuori della Bergamasca. Alla raccolta fondi e alla sottoscrizione a premi promosse hanno risposto in meno di due settimane circa 5 mila persone: c’è chi ha donato buoni spesa dell’Esselunga o chi da Brescia, per regalare un piccolo segno di speranza al bimbo più piccolo, ha deciso di fargli avere la maglia autografata da Cristiano Ronaldo, il suo calciatore preferito.