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8-0: un uragano nerazzurro s'è abbattuto sul Sarajevo

8-0: un uragano nerazzurro s'è abbattuto sul Sarajevo
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Doveva essere un inferno bosniaco, si è trasformato in un clamoroso uragano nerazzurro che ha spazzato via il Sarajevo regalando all’Atalanta e ai suoi tifosi un passaggio del turno che solo sette giorni fa qualcuno, evidentemente condizionato dal risultato del match di andata, riteneva in dubbio. Sarajevo-Atalanta finisce 0-8, la portata del successo è perfino clamorosa e ridimensiona in modo netto il valore degli avversari, ma intanto la Dea gioca in trasferta e ottiene un successo che non aveva mai ottenuto prima lontano da Bergamo in competizioni internazionali.

 

 

Le scelte del Gasp. Per la sfida di ritorno che vale il passaggio del turno, Gasperini sceglie di puntare subito su Palomino e Freuler e conferma Barrow al centro dell’attacco, con Zapata inizialmente in panchina. La difesa, davanti a Berisha, è formata da Toloi e Masiello oltre che all’argentino, mentre in mezzo al campo sono de Roon, Gosens e Hateboer a fare compagnia al rientrante svizzero. Come ampiamente previsto, il Papu Gomez recupera, mentre il ruolo di vice Cristante viene affidato a Pessina. Nel Sarajevo, tutto confermato rispetto alla gara di andata, con il tecnico Musemic che sceglie gli stessi undici e punta di nuovo sul centravanti Ahmetovic. Serata fresca a Sarajevo, cielo carico di pioggia e almeno 25 mila spettatori sugli spalti, di cui oltre 300 arrivati da Bergamo dopo un viaggio lunghissimo su bus scortati sin dalla frontiera bosniaca.

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Un uragano nerazzurro. La partita inizia con un po’ di timore per la spinta che lo stadio può dare, ma l’impatto dell’Atalanta è talmente devastante da spazzare via tutto. Al primo calcio d’angolo (4’), la Dea sblocca il risultato con il colpo di testa di Palomino e la pratica qualificazione è chiusa senza possibilità alcuna di smentita già al 18’, quando Gomez timbra il tabellino con un destro meraviglioso da fuori area. Tra minuti dopo, sugli sviluppi di un corner del solito Papu, ci pensa Masiello ad insaccare su assist di Barrow. La squadra di casa non riesce a reagire, la Dea controlla senza nessun problema e prima del 45’ arrivano altre due reti: Pessina al 28’ recupera un bel pallone e serve Gomez ai 35 metri, la ripartenza del numero 10 è veemente e il destro scagliato da fuori area si infila all’incrocio dei pali. Prima dell’intervallo, Palomino insacca la personale doppietta (39’).

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Barrow show: tripletta. Il Sarajevo, in avvio di ripresa, non prova nemmeno a spinegere e l’Atalanta, al 51’, costruisce la rete del 6-0 con una bella azione sulla destra (velo di Pessina e cross di Hateboer) ma per il gol di Barrow è decisiva la mezza papera del portiere Pavlovic. All’8’, con Rahmanovic (alto) e al 12’ con Hebibovic (respinta di Berisha), il Sarajevo giustifica la sua presenza in campo anche nel secondo tempo, mentre Pavlovic si riscatta un po’ con la respinta su Zapata (65’). Al 70’, ancora Barrow segna con il mancino il 7-0; Zapata ha un paio di occasioni per fare l’ottavo gol, poi nel finale ci pensa ancora Barrow (86’) a siglare lo 0-8 e la sua personale tripletta. Ora seconda tappa: Israele.

 

Sarajevo-Atalanta 0-8
Reti: 4’ e 39’ Palomino (A), 15’ e 28’ Gomez (A), 18’ Masiello (A), 51’, 70’ e 86’ Barrow (A)

Fk Sarajevo (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Dupovac, Mujakic, Pidro; Adukor, Rahmanovic (74’ Stanojevic); Sisic (83’ Tatar), Velkoski, Halilovic; Ahmetovic (69’ Handzic). All. Musemic.

Atalanta (3-5-2): Berisha; Toloi (69’ Castagne), Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler (80’ Valzania), de Roon (55’ Zapata), Pessina, Gosens; Barrow, Gomez. All. Gasperini.

Arbitro: Attwell (ENG), Smart e Cook (ENG), Friend (ENG).

Ammoniti: 2’ Toloi (A), 37’ Hebibovic (S), 44’ Adukor (S).

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