Pensare al futuro

Unibg, Confindustria e Camera di Commercio investono in dottorati di ricerca per imprese e Pubblica amministrazione

Disponibili ben ventisei borse di studio co-finanziate dalle imprese e quattordici in convenzione con enti pubblici e del terzo settore

Unibg, Confindustria e Camera di Commercio investono in dottorati di ricerca per imprese e Pubblica amministrazione
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Investire nei dottorati di ricerca per rispondere alla domanda di personale specializzato da parte delle imprese e degli ecosistemi territoriali: questo l’obiettivo di Università degli Studi di Bergamo e Confindustria che, insieme alla Camera di Commercio, hanno scelto di raccogliere la sfida e l’opportunità lanciata dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Pnrr, cofinanziando 26 borse di dottorato, il più alto livello di istruzione previsto dall’ordinamento universitario.

Giovanna Ricuperati, presidente Confindustria

A partire dalle reali esigenze delle aziende del territorio, attraverso progetti di ricerca applicata, saranno sviluppati tecnologie, metodi e approcci innovativi per creare o rafforzare infrastrutture di ricerca e innovazione. Le borse riguardano dottorati innovativi dalla forte connotazione industriale, dato che i temi e i percorsi formativi sono definiti con il coinvolgimento delle imprese co-finanziatrici.

Il percorso, della durata di tre anni, prevede un periodo di studio e ricerca in azienda (da 6 a 18 mesi) e uno presso un’università o un centro di ricerca estero (sempre da 6 a 18 mesi). Sono disponibili una borsa nell’ambito del corso di dottorato in Economia e diritto dell’impresa, due borse in Scienze della persona e nuovo Welfare, tredici borse in Ingegneria e scienze applicate, dieci borse in Technology, Innovation and Management.

Carlo Mazzoleni, presidente Camera di Commercio

Il bando di concorso per accedere alle borse di dottorato sarà pubblicato il 23 agosto, con scadenza il 23 settembre. Il candidato potrà concorrere per un massimo di tre temi di ricerca proposti all’interno del medesimo corso, indicando l’ordine di preferenza delle tematiche e allegando un progetto di ricerca (in italiano o inglese) e un abstract. I candidati verranno ammessi sulla base della valutazione del profilo scientifico e di una prova orale.

Questi i macro-temi di ricerca:

  • Robotica e sistemi di produzione intelligenti;
  • Transizione energetica;
  • Materiali e prodotti ecosostenibili, innovativi e intelligenti;
  • Supply chain e processi digitali e sostenibili;
  • Modelli di business e di governance sostenibili e innovativi.

Inoltre, l’Università di Bergamo sta investendo nei dottorati di ricerca per assicurare una formazione altamente qualificata anche al mondo della Pubblica amministrazione e del Terzo settore. Nell’ambito del Dm 351/2022 si prevede infatti di assegnare 14 borse di dottorato, di cui sei borse in convenzione con Enti Pubblici, due sul patrimonio culturale (con Fondazione Mia all’interno del Dottorato in Scienze linguistiche) e sulla transizione digitale ed ambientale (con Enea all’interno del Dottorato in Ingegneria e Scienze Applicate).

Nello specifico, le sei borse di Pa (di cui una finanziata nell’ambito del dottorato in Applied Economics and Management in convenzione con l’Università di Pavia) sono accompagnate da altrettanti progetti di ricerca sviluppati dai docenti di UniBg con importanti amministrazioni del territorio, ovvero il Comune di Bergamo, la Provincia di Bergamo, l’Ufficio della Consigliera provinciale di parità, il Consiglio della Regione Lombardia, Polis Lombardia - Istituto Regionale per il Supporto alle Politiche della Lombardia e l’Asst Bergamo Est. Le tematiche, che si caratterizzano per il taglio multidisciplinare, spaziano dal management alle politiche pubbliche e riguardano:

  • Il coinvolgimento dei cittadini nel ciclo di offerta dei servizi pubblici;
  • La gestione dei beni culturali delle aree montane lombarde e la loro valorizzazione in chiave sostenibile;
  • I processi di ibridazione nell’integrazione socio-sanitaria;
  • Le politiche di contrasto alle disuguaglianze di genere degli enti locali;
  • Il ruolo dell’identità nel definire percorsi di sviluppo delle competenze, tesi ad ottenere risultati di sostenibilità sociale, sia all’interno che all’esterno delle aziende sanitarie;
  • L’analisi e le prospettive delle vocazioni produttive locali in Lombardia (in convenzione con l’Università di Pavia).
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