Vanno bene il mare o la montagna ma ora ricomincia il campionato

Va bene il mare, la sabbia, gli aperitivi, i tramonti, le serate in discoteca o il relax famigliare per chi le ha trascorse (o le sta finendo) con moglie e figli. Va bene la montagna, l’aria buona e le lunghe passeggiate. Tutto bello, tutto interessante. Si chiamano vacanze. Però adesso comincia il campionato e le priorità cambiano, tutto diventa terribilmente più serio ed emozionante perché torna l’Atalanta in campo e i prossimi mesi saranno qualcosa di sensazionale per tutti i tifosi nerazzurri.
Si parte domenica a Ferrara, come è messa la Dea? Il primo impegno ufficiale dei nerazzurri è in programma domenica 25 agosto sul campo della Spal di Ferrara. C’è stato il rischio di giocare a Cesena (che nel fine settimana bollino nero è una buona notizia come la bomba d’acqua a Ferragosto), ma per fortuna si potrà scendere in campo al Mazza e la Dea si presenterà in campo senza quel genio del calcio che è Josip Ilicic ma con almeno un paio di valide alternative che sono arrivate dal mercato come Malinovskyi e Muriel. I nerazzurri sono pronti, dal mercato oltre all’ucraino e al colombiano sono arrivate anche la conferma di Pasalic e il difensore Skrtel a fronte di una sola cessione che è stata quella di Mancini alla Roma. Visto che in campo non si scende con i bilanci e le plusvalenze, quello che resta è il valore tecnico del gruppo, e considerando che parliamo di una formazione capace di arrivare terza in campionato è chiaro come la base di partenza sia decisamente positiva. Il mercato e la ridda di nomi che per settimane hanno riempito le pagine dei giornali sono buoni per alimentare le discussioni da ombrellone ma il calcio vero, fortunatamente, è un’altra cosa.
La griglia della A, Atalanta in corsa per l’Europa. La squadra di Gasperini è oggettivamente migliorata, mancano ancora un paio di innesti per completare la rosa (un esterno mancino e forse un altro giocatore tra centrocampo e attacco), ma la rosa resta molto competitiva per le prime posizioni. La continuità del progetto tecnico è un grande vantaggio, se parti subito con una orsa collaudata sei avvantaggiato rispetto alle altre e in serie A questo discorso possono farlo il Napoli e la Lazio oltre ai nerazzurri. Considerando che i capitolini sono arrivati dieci punti dietro all’Atalanta e hanno preso solo Lazzari è difficile immaginarli così tanto migliorati.
Considerando la Juventus sempre un passo avanti a tutti nonostante il nuovo allenatore (adesso hanno pure preso De Ligt…), c’è grande interesse per l’Inter di Conte che ha completamente ribaltato la rosa: di quanto tempo avrà bisogno il nuovo allenatore? I nomi arrivati sono molto importanti (Lukaku su tutti), ma ora bisogna vederli all’opera. Squadre come Roma e Milan hanno cambiato parecchio (allenatore compreso) ma non sono ancora ben definite, la Fiorentina è ripartita da zero con Commisso e il Torino si sta giocando l’Europa League quindi rischia di avere molti impegni. Per il campionato, dunque, la Dea parte nel gruppone che punta all’Europa e le forze in campo non sembrano ricacciare la Dea fuori dalle prime quattro posizioni che valgono la Champions League.
Il grande interrogativo: quanto peserà la Champions? L’Atalanta da qui a fine 2019 giocherà ben otto partite infrasettimanali. Tralasciando il fatto che fino al 6 ottobre la Dea sarà sempre impegnata in trasferta per via dei lavori allo stadio (ormai non fa quasi più differenza giocare in casa o fuori per Gomez e compagni) è chiaro che gli impegni di Champions League saranno importanti per la testa e per le gambe dei giocatori. Tutti aspettano quelle sfide da sempre sognate per misurarsi con i più grandi, ma non bisogna mai perdere di vista il campionato. Se Gasperini riuscirà a tenere tutti sul pezzo, partita dopo partita, allora ci saranno grandi possibilità di farsi ancora una volta valere su tutti i fronti. Nella seconda stagione del tecnico di Grugliasco a Bergamo (quella in cui si è giocata l’Europa League), la squadra è arrivata settima e qualcosa ha pagato: adesso l’esperienza è diversa e il gruppo è forgiato, chissà come sarà l’impatto con la Champions League e come i giocatori reagiranno. È il punto interrogativo più grande, per il resto da Zingonia arrivano solo una marea di certezze.