Voglia di un weekend fuori porta? Il 5 marzo tanti B&B sono gratis
Avete voglia di staccare un po’ la spina e passare un weekend lontano da casa? Noi una dritta ve la diamo: il prossimo weekend sarà possibile pernottare in migliaia di bed & breakfast d’Italia pagando la metà. La notte del 5 marzo, infatti, sarà totalmente gratuita. Il motivo è semplice: sabato ricorre la decima edizione del B&B Day. Ideata 10 anni fa dal noto portale B&B, l’iniziativa, anno dopo anno, ha riscosso sempre più successo, offrendo a tutti di provare il calore (e il risparmio) dell’ospitalità extra alberghiera. Un’occasione veramente unica per concedersi un po’ di relax e scoprire luoghi inaspettati del nostro bellissimo Paese, oramai disseminato di queste strutture semplici e (spesso) economiche.
Il B&B Day. L’obiettivo della Giornata Nazionale dei B&B è quella di promuovere una dimensione dell’ospitalità più intima e familiare. Le soluzioni di pernottamento che si possono trovare sono le più svariate, adatte a ogni gusto: centri storici delle città d’arte o piccoli borghi, dimore di charme e design, ville antiche o casali in campagna. All’iniziativa hanno infatti aderito migliaia di strutture in tutta Italia, unite dalla piattaforma online B&B, il più importante e diffuso portale turistico specializzato nell’ospitalità extra alberghiera. La notte del 5 marzo sarà gratuita a tutti coloro che prenoteranno un weekend, di due o più giorni, in uno dei bed & breakfast aderenti al B&B Day. In sostanza si pagherà soltanto la notte di venerdì 4 o quella di domenica 6 marzo.
Le strutture aderenti a Bergamo e provincia. I bed & breakfast di Bergamo città che partecipano all’iniziativa sono quattro: I Fiori di Marianna (in via della Vittoria), Bergamore Green (in via Monteverdi), B&B Villa de Hura (via Cavagnis) e Gio'El B&B (via Ghislandi). Svariati sono però quelli della provincia orobica che hanno aderito al B&B Day: I Baloss di Berbenno, Il Portone Rosso di Bossico, il Rachele Bed & Breakfast di Costa Volpino, L’Isola di Casa di Brembate (Grignano), il San Bernardino di Lallio, il B&B Garden di Solto Collina e il B&B Castello Regina di Brembilla. Complessivamente, solo in Lombardia, ci sono 56 strutture tra cui scegliere, distribuite su tutto il territorio e in grado di soddisfare le richieste di ogni tipo di clientela. Sul sito ufficiale dell’iniziativa è possibile trovare l’elenco completo, suddiviso regione per regione, città per città (e paese per paese naturalmente). Chi fosse interessato a un’area particolare del Bel Paese, invece, può sempre puntare sulle suddivisioni geografiche fornite dal portale, che offre alcuni b&b meglio localizzati in base ai criteri di ricerca del cliente.
La crescita dei b&b. Un’offerta così vasta, oggi, non stupisce. Il settore dell'accoglienza extralberghiero, nome italiano che corrisponde all’anglosassone bed and breakfast e che racchiude anche l’accoglienza nelle abitazioni private, negli ultimi anni è cresciuto in modo inarrestabile e in controtendenza rispetto alla crisi che invece ha colpito molti altri settori economici dell’Italia. Gli ultimi dati Censis, diffusi a febbraio, fotografano una realtà in divenire e in crescita non solo per l’aumento delle strutture ma anche per le possibili integrazioni economiche con il territorio in cui le stesse sono ubicate. In altre parole, i bed & breakfast assumono sempre più peso nell’economia locale. Secondo i dati raccolti dall’Istat nel 2015, il numero delle strutture extralberghiere in Italia ha toccato quota 25mila unità. L’incremento dei bed and breakfast nel panorama dell’offerta ricettiva italiana è stato del 5,8 percento ed è un comparto che dà oramai lavoro a circa 40mila persone, con un fatturato complessivo di oltre 128 milioni di euro.
Il fenomeno dei b&b ha debuttato nel nostro Paese nei primi anni del 2000 ed è cresciuto fino ai numeri attuali. Se fino al 2014 erano sempre state le strutture del Centro e del Sud Italia a dominare incontrastate, il fenomeno Expo e la correlata riscoperta di molti luoghi poco conosciuti all’estero del Nord Italia hanno portato, nel 2015, a un deciso incremento dei numeri dell’ospitalità nei bed & breakfast settentrionali: una ricerca realizzata da Confedilizia e dalla sua aderente Anbba, cioè l’Associazione nazionale bed and breakfast, case vacanza e affittacamere, ha dimostrato che se nel 2010 circa 12 turisti su 100 andavano al Sud durante le vacanze estive, nel 2015 (e si prevede anche nel 2016) questa quota non è arrivata alle 8 presenze stagionali su 100. E poiché il numero complessivo di turisti non è calato, significa che a guadagnarci sono state le strutture del Nord. Resta comunque un fatto: moltissime persone preferiscono i b&b agli hotel perché questa scelta significa tematizzare la propria vacanza, renderla unica, evitando standardizzazioni e facendo emergere emozioni e benessere. Se poi una notte è pure gratis, ancora meglio.