Da Stezzano al mondo e ritorno

Alan Foglieni, lo chef giramondo che ha vinto Chopped Italia

Alan Foglieni, lo chef giramondo che ha vinto Chopped Italia
Pubblicato:
Aggiornato:

Unite insieme abilità e voglia di fare, aggiungete un pizzico di imprevedibilità e infine mescolate il tutto con un’immensa passione. Ecco la ricetta del successo di Alan Foglieni, chef trentaseienne nativo di Stezzano che, con le sue deliziose creazioni culinarie, non solo sta conquistando gli esigenti palati dei bergamaschi, ma si sta anche facendo conoscere in tutta Italia. Già, perché Alan ha ottenuto la vittoria a Chopped Italia, il programma in onda su Food Network che vede quattro chef sfidarsi ai fornelli attraverso tre manche a eliminazione diretta, nelle quali devono essere cucinati un primo piatto, un secondo piatto ed infine un dessert. Tutto facile, direte, e invece le insidie sono dietro l’angolo, perché i partecipanti devono fare i conti con degli ingredienti a dir poco inusuali, come le fave di Tonka, i pop corn o l’aglio fermentato. A decretare la vittoria del cuoco bergamasco sono stati tre chef dall’illustre fama internazionale: Philippe Léveillé, Rosanna Marziale e Misha Sukyas.

 

https://www.youtube.com/watch?v=_cJE6OkYUdg

 

La gara e gli inizi. «Davanti alle telecamere ero abbastanza tranquillo e ho vissuto questa esperienza come se si trattasse di un gioco - racconta Alan -. La sfida non mi spaventava, perché in fondo creare un piatto utilizzando degli ingredienti particolari è ciò che faccio abitualmente nel mio lavoro quando voglio andare oltre la cucina tradizionale». L’amore di Alan verso la cucina è esploso all’improvviso, trasformando quello che all’inizio era un semplice passatempo in una passione dirompente che non conosce ostacoli: «Ai tempi delle superiori studiavo elettronica e telecomunicazioni e non pensavo alla cucina. Durante l’ultimo anno, però, mi sono trovato un lavoretto per il weekend in un pub e col tempo mi sono accorto che stare in cucina mi piaceva sempre di più».

Uno chef vagabondo. Nello stesso periodo entrò nella sua vita anche un’altra passione travolgente: la musica reggae: «Mi colpì molto una canzone di Bob Marley che affermava che per essere felici nella vita bisogna seguire i propri sogni». E così, al momento di scegliere la propria strada, Alan non ha avuto dubbi e ha deciso di ascoltare le voce del cuore, rincorrendo il suo sogno con impegno e dedizione e facendosi le ossa in una lunga gavetta che l’ha portato a fare esperienza in ben diciotto ristoranti, sparsi in Italia e nel mondo: «Ho una gran voglia di imparare; purtroppo quando rimani troppo a lungo in un ristorante resti legato a determinati piatti, perciò quando capivo che da un posto avevo appreso tutto quello che ero in grado di assorbire guardavo avanti e ne cercavo uno nuovo».

 

 

Un vero e proprio chef vagabondo, che ha avuto modo di confrontarsi con tanti maestri dell’arte culinaria: «All’inizio del mio percorso ho frequentato Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, il cui rettore era Gualtiero Marchesi, il quale ha lasciato una forte impronta su di me. Un altro chef che mi ha influenzato molto è Moreno Cedroni , per il quale ho avuto l’onore di lavorare come sous-chef al Clandestino di Milano; da lui ho appreso una visione della cucina molto creativa e giocosa, perché in fondo stare a tavola rappresenta prima di tutto un momento di allegria».

Amore e contaminazione. Ma il punto fermo della visione culinaria di Alan è l’amore, o meglio, per dirla con Bob Marley, One Love: «Perché il mio primo obiettivo è creare dei piatti che sappiano regalare delle emozioni». Il tutto con l’intento di valorizzare le tradizioni italiane, osservate però con gli occhi del presente, una cucina italiana moderna insomma, aperta anche alle influenze che giungono da oltre confine: «Mi piace molto fare uso delle tecniche che ho appreso durante le mie esperienze all’estero e utilizzare spezie e ingredienti che ho conosciuto durante le mie esperienze in Medio Oriente». Non a caso la sua è una cucina estremamente variegata: «Non credo ci sia un piatto che mi identifica completamente; ultimamente, però, uno di quelli che mi piace molto realizzare è il Piccione in tre cotture, un piatto che ci tenevo molto a far conoscere ai bergamaschi».

 

Pubblicato da Chef Alan Foglieni su Venerdì 20 ottobre 2017

 

Un nuovo locale in arrivo. Per Alan questo è un periodo davvero magico: dopo la vittoria a Chopped Italia, infatti, lo chef bergamasco sta per aprire un ristorante tutto suo: «Sono al lavoro per rimettere a nuovo uno storico ristorante di Bergamo, la location è ancora top secret, ma posso dire che tra poco ci sarà l’apertura». Un’avventura nella quale non sarà solo: «La mia fidanzata Nafi Dizdari sarà socia al 50 per cento; anche lei è chef, e qualche anno fa ha partecipato al Bocuse d’Or, il campionato mondiale dei cuochi, rappresentando l’Italia come assistente dello chef Alberto Zanoletti». E noi non vediamo l’ora che arrivi il momento dell’inaugurazione, convinti che ancora una volta Alan e Nafi saranno in grado di stupirci con le loro succulente creazioni.

Seguici sui nostri canali