La festa è completa

La vera stella alla Scala del calcio

La vera stella alla Scala del calcio
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Fate festa e godetevi questo Natale: l’Atalanta è una squadra stellare. Non esageriamo commentando in questi termini le gesta di un gruppo di ragazzi che guidati dal miglior allenatore di sempre visto a Bergamo sta facendo qualcosa di straordinario. In casa del Milan, la squadra nerazzurra vince 2-0 con pieno merito, Cristante e Ilicic (migliori marcatori stagionali con 9 gol ufficiali a testa tra campionato ed Europa League) schiantano un Milan troppo brutto per essere vero e portano la squadra a quota 27 punti con la Sampdoria.

Durante i 96’ minuti di gioco la Dea lascia sempre la sensazione di sapere quello che deve fare e non rischia nemmeno quando il Milan per qualche minuto va al tiro in più occasioni senza mai impensierire Berisha. La settima vittoria stagionale in campionato proietta la Dea in piena corsa europea e lancia l’ennesimo segnale a tutti i concorrenti: l’Atalanta c’è e non ha nessuna intenzione di mollare. Perché a noi, giocare in Europa, ci piace assai.

 

 

Sceglie la via della prudenza Gasperini in avvio di gara. Invece del 3-4-3 con Ilicic e Gomez a supporto di Petagna, nell'undici titolare gioca de Roon in mezzo con Cristante un po’ più avanti e il numero 72 della Dea parte inizialmente in panchina. In difesa le scelte sono obbligate (Masiello e Toloi a sostegno di Caldara) mentre le corsie esterne sono presidiate da Hateboer e Spinazzola con Freuler e de Roon al centro. In avanti, Petagna e Gomez sono gli attaccanti in attesa degli sviluppi della gara che probabilmente saranno supportati a partita in corso da qualche variazione tattica.

Nel Milan di Gattuso, il 4-3-3 viene proposto in attacco con Cutrone e Borini ai lati di Kalinic mentre il centrocampo viene sostenuto dagli ex orobici Kessiè, Montolivo e Bonventura. In difesa, davanti a Donnarumma, Musacchio è il sostituto dello squalificato Romagnoli (l’altro assente è Suso) con Bonucci, Abate e Rodriguez a completare la linea. Serata fredda ma non gelida al Meazza, sugli spalti 45.746 spettatori.

 

 

La partita inizia un paio di minuti dopo le 18 e chi si aspettava un arrembaggio iniziale del Milan rimane subito deluso. Dopo un paio di mezzi lanci in profondità, l’Atalanta conquista subito il pallino del gioco e pur non creando grandi occasioni tiene i rossoneri schiacciati a protezione della porta di Donnarumma. All’11’ ci sarebbe anche subito un episodio importante da rivedere al VAR, ma Rocchi non ritiene di dover intervenire: entrata durissima a gamba tesa di Kalinic su Toloi, il brasiliano stramazza a terra dolorante. L'arbitro Fabbri di Ravenna non estrae nemmeno il giallo. Replay alla mano, una decisione incredibile.

Al 15’ il Milan segna ma questa volta Rocchi dal Var segnala un fallo di mano di Cutrone (e ci sarebbe stato pure un fuorigioco di Bonaventura che insacca), la gara resta sullo 0-0 e dopo un destro di Montolivo, parato a terra da Berisha, serve una follia di Cutrone per sbloccare la situazione. Il numero 63 commette un fallo inutile sulla fascia destra, la punizione successiva di Gomez finisce sulla testa di Caldara che schiaccia verso Donnarumma, il portiere rossonero non trattiene e Cristante da due passi trova (32’) trova la rete del vantaggio.

Il Milan è visibilmente in difficoltà, un paio di cross aumentano i decibel dei sostenitori rossoneri, ma è ancora la Dea, al 37’, a presentarsi ancora pericolosamente in area di rigore con Petagna, che viene stoppato all’ultimo da Bonucci: sul proseguimento dell’azione, conclusione vincente di de Roon (paperona di Donnarumma). Il 2-0 non viene però convalidato per un fallo dell’olandese al limite dell’area. Il primo tempo si chiude con un bel salvataggio di Hateboer in spaccata su Cutrone (43’) e con una punizione centrale di Cristante (47’) e la Dea va al riposo meritatamente in vantaggio.

 

 

Nel secondo tempo la squadra di casa cerca di alzare un po’ i giri del motore, tra il 50’ e il 55’ ci provano Kessiè e Kalinic due volte ma anche se il pallone non passa lontano dai pali della porta di Berisha non si ha mai la sensazione di pericolo imminente. Al 52’ Petagna da buona posizione trova Bonucci a respingere in angolo, sugli sviluppi del corner è ancora il numero 29 triestino a farsi vedere di testa, con Donnarumma che blocca a terra.

Gasperini dalla panchina inserisce Ilicic al posto di Petagna, al 67’ Borini ci prova da fuori e sfiora il palo prima che salga in cattedra il solito numero 72 della Dea. Al 68’ Ilicic scarica un sinistro debole da ottima posizione, ma al 72’ si fa perdonare con un tocco da distanza ravvicinata che chiude in gol una splendida azione Berisha–Gomez–Spinazzola. L’Atalanta è in pieno controllo del match, San Siro inizia a contestare e per poco Freuler (74’) non trova il tris da fuori area con un destro ben respinto dall'estremo difensore milanista.

L'ultima parte della gara è un lento avvicinamento al fischio finale di Fabbri: l’Atalanta non rischia più nulla e addirittura si vedono gli orobici provare ad allungare ancora per pungere in fase offensiva alla ricerca di un altro gol. E quando l'arbitro decreta la fine delle ostilità, il Natale nerazzurro diventa semplicemente stellare e i tifosi della Dea sono in estasi per una squadra che pure con l’impegno di Coppa Italia in settimana è riuscita a vincere anche a San Siro restando nel pieno controllo delle sue ambizioni europee. Buon Natale a tutti.

 

 

Milan – Atalanta 0-2

Reti: 32’ Cristante (A), 72’ Ilicic (A)

Milan (4-3-3): Donnarumma, Abate, Musacchio, Bonucci, Rodriguez, Kessiè, Montolivo (82’ Biglia), Bonaventura (76’ Calhanoglu), Borini, Kalinic (82’ Andre Silva), Cutrone. All. Gattuso.

Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Caldara, Masiello, Hateboer, de Roon, Freuler, Spinazzola, Cristante (80’ Kurtic), Petagna (64’ Ilicic), Gomez. All. Gasperini.

Arbitro: Fabbri di Ravenna (Schenone e Mondini; Fourneau; Rocchi e Di Liberatore).

Ammoniti: 31’ Cutrone (M), 40’ Kessiè (M)

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