Grande varietà di alimenti nelle primarie

Bergamo, a scuola si mangia bene I nostri menù nella top ten d’Italia

Bergamo, a scuola si mangia bene I nostri menù nella top ten d’Italia
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Nella scuole primarie bergamasche si mangia bene? Pare proprio di sì. Almeno se consideriamo la classifica pubblicata da foodinsider.it e basata sui questionari compilati da genitori, nonni, commissari mensa delle varie città coinvolte nel panel (una cinquantina in tutto), e da dietisti di alcuni Comuni che hanno voluto mettersi in gioco. La redazione di Foodinsider si è impegnata a raccogliere i dati del questionario, verificarli e a sottoporre l’esito alle Amministrazioni coinvolte, o all’operatore sanitario a cui compete l’approvazione del menù, o ai fornitori del servizio, affinché potessero integrare o correggere eventuali errori emersi dall’esito. Bergamo guadagna sette posizioni, passando dal 13° al 6° posto a livello nazionale. Il punteggio assegnato premia i menù più equilibrati in base ai parametri delle linee guida della ristorazione scolastica e le recenti raccomandazioni dell’Oms. L’indagine non considera aspetti come il gradimento del pasto, ma la qualità, frequenza e varietà degli alimenti proposti.

 

 

In cima alla classifica c’è Cremona con un menù modello: grande varietà di cereali (pasta, riso, orzo, farro, polenta), un buon equilibrio di carni bianche e rosse, niente insaccati, sei proposte di pesce al mese, frutta a merenda e piatti inusuali per una mensa: pasta broccoli e mandorle, riso ai funghi, insalata noci e olive. Non solo pasta e riso, bastoncini di pesce e pizza, dunque, ma un menù ragionato, condiviso con le commissioni mensa, frutto di un lavoro lungo, maturato nel tempo che ha una ricetta: passione, determinazione, coinvolgimento (genitori e insegnanti) educazione alimentare e formazione dei cuochi. Non mancano nel menù di Cremona i cereali integrali biologici proposti in maniera furba: non solo qualche pasta un po’ più scura che i bambini si sono ormai abituati a mangiare, ma anche un riso integrale preparato da cuochi esperti e una focaccia integrale che i bambini gradiscono. accompagnata da una crema di ceci.

Secondo classificato il menu di Trento, quasi tutto bio e verdura. Due volte al giorno vengono proposte ai bambini verdure sia crude che cotte. Non un menù perfetto, ma che ha una grande attenzione alla qualità delle materie prime e all’educazione alimentare. A Trento, come per Mantova, Bolzano, Treviso, sono stati aggiunti 5 punti per valorizzare la doppia proposta di verdura (cruda e cotta) che è un parametro non contemplato nel questionario.

Terzo classificato il menu di Rimini, con piatti da ristorante locale: spiedini di gamberi, coniglio alla cacciatora, passatelli in brodo, casatella con fornarina semi integrale, coniglio arrosto alla cacciatora, bocconcini di pollo a spiedino, spaghetti semi integrali pomodoro capperi olive, insalata verde con noci, e, a ottobre, per frutta, anche cachi, castagne. Un menu equilibrato che recepisce le raccomandazioni dell’Oms di ridurre al carne rossa e gli insaccati senza perdere gusto nella varietà dei piatti proposti.

Notare che a Bergamo, così come a Mantova, è l’Azienda Sanitaria del Territorio a dettare le regole della qualità delle materie prime e i criteri di definizione dei menù, che sono le commissioni mensa a comporre. Un modello partecipativo ma guidato da persone che hanno a cuore questo servizio, che garantisce equilibrio e menu aggiornati alle raccomandazioni dell’Oms.

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