Un'intervista nerazzurra

Boakye, l'umile che sorride e ci ha portato in Paradiso

Boakye, l'umile che sorride e ci ha portato in Paradiso
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È l’uomo che ha segnato, al minuto 90’, il gol da 3 punti contro il Parma. Grazie al suo piede destro, la Dea ha vinto domenica scorsa una partita fondamentale per tantissimi motivi. 15000 persone allo stadio sono andate in paradiso. Di lui si conosceva la grande dedizione a Dio e il numero di maglia: quel 99, in questo campionato, ha già segnato due volte. Pochissimi, fino ad oggi, sanno però che Richmond Boakye legge quotidianamente la Bibbia in inglese, adora gli spaghetti al ragù, Oronzo Canà e lo spogliatoio dell’Atalanta. E’ un ragazzo semplice, ha un sorriso contagioso e una voglia di arrivare pazzesca. In questa intervista, esclusiva, BergamoPost vi racconta l’uomo della provvidenza nerazzurra.

1) Richmond Boakye, grazie ai tuoi 2 gol sono arrivati 6 punti: ti senti un pò l'uomo del giorno?

«La prima cosa che dico è sempre “Grazie a Dio” per quello che stiamo facendo. Poi credo che io non sia il protagonista di questa situazione, sono solo un ragazzo che cerca di impegnarsi al massimo seguendo quello che dice l’allenatore e i compagni che hanno più esperienza».

2) Ogni volta davanti a microfoni e taccuini parli di Dio: dove nasce e perchè è così forte il tuo rapporto con la fede?

«Fin da molto piccolo, i miei genitori mi hanno cresciuto con certi valori. Sono cristiano da sempre, prego e grazie al mio modo di vivere la fede finora la vita mi ha portato tante cose belle. Da quando sono in Italia, poi, va tutto a meraviglia e sono convinto che tutto sia legato a Lui: credere in Dio ha sempre significato per me avere solo fortune ed emozioni belle. La domenica vorrei andare in chiesa, ma con gli impegni di campionato è difficile e allora mi dedico alla lettura della Bibbia nel tempo libero, in ritiro e prima di andare a dormire».

3) Ci sono dei passaggi particolari che ti piace leggere della Bibbia?

«Sicuramente. Uno dei passaggi più belli credo sia Matteo 7:7 “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto”. Con queste parole si vuole dimostrare l’efficacia della preghiera, lo scopo è quello di assicurare ai discepoli che la preghiera viene esaudita».

4) Sei un ragazzo molto umile, parli sempre dei compagni e dai meriti agli altri: quali sono i tuoi, invece, di meriti?

«Credo che il mio merito più grande sia nella voglia, nella volontà che metto ogni giorno per arrivare al massimo. Ricordo alcune parole di mio padre, avevo circa 9 anni: “Nella vita a tutti resta nella mente chi arriva primo, non secondo”. E allora io cerco sempre di arrivare più in alto, sono convinto che se non soffri non diventi nessuno: credo nel lavoro come unica strada possibile per raggiungere i proprio obiettivi. Anche se sembrano lontani e difficili».

5) Parliamo dell’Atalanta: 7 punti in 7 partite sono tanti, pochi o giusti secondo te?

«Abbiamo appena iniziato, siamo l’Atalanta, ma credo che faremo delle brutte sorprese a tante squadre. Il lavoro che stiamo facendo alla fine pagherà, qui da quando sono arrivato ho visto un bel gruppo e ogni giorno sento che la squadra migliora. Adesso abbiamo vinto una partita importante ma sono sicuro che andando avanti in questo modo non potremo che migliorare».

6) Atalanta – Parma, minuto 90’: ci racconti il gol vittoria?

«Ho visto Cigarini che preparava il tiro, lui è un giocatore che, quando meno te lo aspetti, prova la giocata; appena ha spostato la palla mi sono detto “questo calcia in porta”. Dalle immagini si vede chiaramente che stavo andando verso l’esterno, in testa è scattato qualcosa che mi ha fatto subito cambiare direzione per cercare la porta. Credevo che Mirante avesse fermato il pallone ma così non è successo e mi sono detto: “Ok, Dio ancora una volta mi ha aiutato. Sono fortunato”. Ho parlato con mio fratello Ernest dopo la partita, mi ha chiesto che ne pensavo di quell’azione e ho risposto che probabilmente è stato Dio a togliere quel pallone dalle mani del portiere mandandolo sui miei piedi».

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Il gol di Boakye a Cagliari e l'esultanza del numero 99 nerazzurro.

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'90: Boakye scaglia in rete il gol che regala alla Dea i tre preziosissimi punti col Parma.

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Boakye appena dopo il gol dell'1-0 al Parma.

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Boakye e lo stadio esplodono in un urlo di gioia.

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L'esultanza di Boakye con Maxi Moralez.

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La felicità di Richmond Boakye dopo il gol vittoria.

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Boakye si esibisce in un ballo improvvisato, la gioia è al massimo grado.

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I compagni esultano felici insieme al "ballerino" Boakye.

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Ancora il momento dell'esultanza del talento ghanese.

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Tutti in campo ad abbracciare Boakye: si fa festa.

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Grande esultanza del gruppo Atalanta insieme al pubblico in delirio.

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Boakye sorridente sul rettangolo di gioco..

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La concentrazione e la voglia di Boakye.

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Esultanza e felicità dopo il gol al Cagliari di Richmond Boakye.

SPO,CALCIO Atalanta Stagione 2014-2015
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Boakye in campo.

SPO,CALCIO Atalanta Stagione 2014-2015
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Boakye in ginocchio a pregare Dio: «È Lui che mi guida e mi aiuta».

7) Il pubblico è letteralmente impazzito: sei rimasto impressionato dal boato dello stadio?

«Ho guardato il tabellone al minuto 85’ e ho visto sugli spalti alcuni tifosi che se ne stavano andando via. Non ci credevano più. In quel momento volevo solo che fosse arrivato un gol da tre punti, non mi importava chi lo avesse segnato: riuscire a vincere quasi allo scadere, sentire il boato dello stadio e vedere tutta la gente felice è stato veramente bellissimo».

8) Richmond e la famiglia: che rapporto hai con loro?

«La mia famiglia vive in Ghana, in una città che si chiama Kumasi, vicino ad Accra. Con papà Akwasi, mamma Comfort, mio fratello più grande Ernest e mia sorella più piccola Selina sono legatissimo e ci sentiamo 2-3 volte al giorno. Quando chiamo mio fratello voglio parlare con tutti, abbiamo davvero un rapporto splendido anche se io vivo e lavoro in Italia».

9) Richmond e Bergamo: come vivi la città e l’affetto dei tifosi?

«Sono un ragazzo tranquillo, spesso sono a casa anche se nei giorni scorsi siamo stati con amici a cena in Città Alta e devo dire che è veramente bellissima. Anche in centro mi piace girare, porto sempre il cappellino e sono un giovane, credo quindi che serva un po’ di tempo per conoscermi bene, soprattutto per chi non segue il calcio e l’Atalanta. Comunque l’ambiente è davvero caldo e mi piace un sacco».

10) Chiudiamo con qualche curiosità:

A tavola: piatto preferito? Spaghetti al ragù e risotto alla parmigiana.

Ti piace la polenta? L’ho assaggiata ma preferisco il risotto.

Vino o birra? Non bevo.

Cantante e canzone preferite? Azonto e Aikaida, sono cantanti ghanesi che mi piaccio tantissimo.

Ballo preferito? Mi muovo liberamente, anche quando segno invento al momento. Ho ballato nello spogliatoio recentemente, Carmona mi ha fatto un video e credo sia su instagram: divertentissimo.

Cinema o play-station? Cinema.

Attore preferito: Kevin Hart, è un attore americano. Però vado matto anche per Pierino (Alvaro Vitali) e Oronzo Canà (Lino Banfi ne L’Allenatore del Pallone)

Dialetto bergamasco: lo capisci o Lo parli un pò? Pochissimo, capisco solo “un ghel, due ghei”… (soldi, monete, ndr)

Segui altri sport oltre al calcio? Posso dire che a casa non guardo quasi mai il calcio. Mi piace molto il basket NBA, sono tifoso dei Los Angeles Lakers

Il compagno con cui ti trovi meglio? Ce ne sono almeno 5-6 da applausi: Cigarini, Dramè, Benalouane, Raimondi e “Cris” Del Grosso. Lui mi fa ridere tantissimo, ogni volta che parla. Poi c’è anche Maxi che quando ride è fortissimo e Scaloni. Insomma, mi trovo bene un po’ con tutti!

 

Il video del gol di Boakye contro il Parma.

 

http://youtu.be/d2P-ufMU-7k

 

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