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Calcio Mozzo, i campi sterrati degli anni ’50 e le vittorie di oggi

Calcio Mozzo, i campi sterrati degli anni ’50 e le vittorie di oggi
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Nasce nel 1953 l’Unione Sportiva Calcio Mozzo che allora giocava sul campo parrocchiale intitolato al ragazzo Claudio Gamba prematuramente scomparso in paese. Prima di allora le partite di calcio si giocavano sullo sterrato, dove oggi sorge l’oratorio e il parcheggio a fianco della parrocchia. I ragazzi si divertivano un mondo. 65 anni di storia che hanno visto intere generazioni di ragazzi appassionati di calcio, militare nelle varie squadre del paese. Poi nel 1966 la prima iscrizione alla Figc, con formazioni impegnate nei campionati dai pulcini alla prima s quadra. È il settore giovanile, per ogni squadra che si rispetti, alla base della crescita del gioco del calcio come per ogni disciplina sportiva.

 

 

«Il settore giovanile dell’As dc Mozzo si sviluppa dai 6 ai 19 anni – spiega il responsabile Valerio Gatti –. Partiamo dalla scuola calcio, con due squadre dei pulcini, classi 2008-2009, due per gli esordienti Csi, classi 2006-2007, poi ci sono i giovanissimi Csi e Figc, dal 2003 al 2005, e gli allievi Figc del 2001-2002». Oltre 150 ragazzi che ogni settimana scendono in campo per gli allenamenti e le partite in casa o in trasferta. «A tutti forniamo il kit calcio che comprende tra l’altro la borsa, le tute, il k-way, giaccone, calzettoni, pantaloncini e maglietta». Le famiglie residenti a Mozzo che lo richiedono ricevono dal Comune un contributo per calmierare l’iscrizione. «Il 2017-2018 è stata un’ottima stagione per tutte le categorie, tra l’altro coronata dagli esordienti con la vittoria del campionato su novanta squadre».

Valerio Gatti è responsabile del settore giovanile dal 2008, dopo vent’anni di onorata carriera a Curno. «L’allora presidente di Mozzo mi chiamò per portare ordine al settore giovanile e i risultati sono arrivati. Ho messo mano alla organizzazione e siamo riusciti con il tempo a formare tutte le categorie, attività complessa in un paese delle dimensioni di Mozzo. Mantenere lo standard del numero dei ragazzi e ottenere risultati è basilare, ma la cosa più importante, della quale siamo soddisfatti, è quella di far giocare tutti i ragazzi al di là dei limiti e delle prestazioni individuali. Cerchiamo di mantenere allenatori a buon livello per insegnare a giocare bene a calcio, ma soprattutto per insegnare la disciplina calcistica utile anche alla crescita personale. I ragazzi arrivano al calcio dopo aver condiviso la giornata a scuola e qui consolidano la loro amicizia».

 

 

È arrivata la nuova gestione del centro sportivo da parte di Michele Barachetti della Rabona Sporting Club. «Con loro c’è una buona collaborazione, come del resto con l’assessore allo Sport Giovanna Bellini. Grazie anche al Comune che ha realizzato i nuovi spogliatoi di cui la struttura necessitava da anni visto l’alto numero di frequentatori del centro sportivo». Dal 2017 l’Asdc Mozzo collabora, insieme alle altre società sportive facenti parte dell’Unione Sportiva Mozzo, con la scuola materna parrocchiale di Mozzo, con il supporto dell’assessore allo Sport e dell’oratorio, che mette a disposizione il nuovo campo sintetico, per degli stage di attività motorie e per indirizzare i bambini alle varie pratiche sportive. «Per un’ora alla settimana organizziamo alcune attività di avvio al calcio alla quale sono iscritti 36 tra bambine e bambini».

Stefano Gatti invece è l’allenatore della prima squadra da quattro anni e da tre degli esordienti. «Abbiamo preso i bambini dalla scuola calcio e crescendo sono arrivati a grandi risultati. Il gruppo è molto coeso e rappresenta il futuro del calcio mozzese. Gli esordienti nell’ultimo anno oltre a fare risultati calcistici di rilievo, hanno avuto anche una crescita caratteriale personale. I ragazzi vengono a giocare al calcio per divertirsi senza aspettative per il futuro, e questo è molto importante per la serenità del gruppo». I dirigenti fanno appello ai genitori e ai cittadini, appassionati o meno di calcio: «Abbiamo bisogno di persone volontarie, disponibili ad aiutarci sia nell’attività tecnica che operativa».

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