I premi al contrario

E intanto, ai Razzie Awards... I film e gli attori peggiori dell'anno

E intanto, ai Razzie Awards... I film e gli attori peggiori dell'anno
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All’ombra degli Academy Awards, come ogni anno, si sono svolti i Razzie Awards, i premi per i peggiori film e attori dell’anno. Spesso c’è una pellicola che viene presa di mira e massacrata, ma altre volte i risultati possono anche sorprendere, perché vanno a puntare il dito contro attori ritenuti magari bravi o addirittura candidati nella competizione per aggiudicarsi gli Oscar. Quest’anno si sono verificate entrambe le cose.

 

 

Lo zimbello. Il film senza dubbio più criticato del 2015, tratto da un libro altrettanto vituperato, è 50 sfumature di grigio. Ai Razzie ha fatto incetta di premi, come ci si poteva aspettare. Peggior film, peggior attore e attrice protagonisti, rispettivamente Jamie Dornan e Dakota Johnson. Un brutto colpo per quest’ultima che, essendo figlia degli attori Don Johnson e Melanie Griffith e nipote dell'attrice Tippi Hedren, dovrebbe avere teoricamente la recitazione nel sangue. I due ovviamente si sono portati a casa anche il premio per la peggiore coppia sullo schermo. Non poteva mancare il riconoscimento come peggior sceneggiatura: se è vero che la mela non cade mai lontana dall’albero, il livello del libro da cui è stato tratto il film deve aver fatto buona parte del lavoro. Insomma, una bella vagonata di pernacchie. A distanza di pochi mesi, è già uscita la parodia: 50 sbavature di nero. Ma i produttori ridono forte: costato appena 40 milioni, ne ha incassati 570.

 

 

Non proprio fantastici. C’è stata una seconda pellicola particolarmente sbeffeggiata. Si tratta dei Fantastici Quattro, che non possono di certo confermare il detto latino «nomen omen». Si sono aggiudicati il premio come peggior film (a pari merito), peggior remake, peggior regista (Josh Trank). Ma se l’altro film aveva almeno garantito un gran successo commerciale, questo è stato tragico anche dal punto di vista degli incassi. Costato 120 milioni, ne ha guadagnati solo 167, di cui una metà circa vanno ai cinema. Una perdita di quasi 40 milioni con un film di supereroi, che in questi anni vanno per la maggiore, è davvero un’impresa encomiabile. Solo Lanterna Verde nel 2011 era riuscito a fare peggio: 200 milioni di budget, appena 220 di incassi.

 

 

Sorprese. Ma ci sono state anche delle sorprese. In particolare nella sezione riguardante gli attori. Il peggior non protagonista è stato individuato in Eddie Redmayne, lo stesso che era candidato all’Oscar per The Danish girl, ma per un altro film (Jupiter Ascending). Anche un bravo attore, messo in un contesto deleterio come quello dell’ultimo film dei fratelli Wachowski (quelli di The Matrix) non può che uscire ridimensionato. Anche Kaley Cuoco, la celebre Penny di Big Bang Theory, non deve aver passato un buon finesettimana: è stata indicata come peggior attrice in due film, The Wedding Ringer e Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare, dove presta soltanto la voce. I giudici dei Razzie non gliene hanno perdonata una.

 

 

Il povero Sly. Una nota lieta invece per Sylvester Stallone. Da sempre bersagliato ai Razzie, ha ricevuto questa volta il Redeemer Award, il premio che riconosce il merito a un attore che in passato ha vinto dei Razzie, ma è poi riuscito a ottenere una candidatura per dei premi positivi. È la seconda edizione con questo nuovo concorso: l’anno scorso vinse Ben Affleck. Quest’anno la vittoria di Stallone è stata così giustificata: «Campione assoluto di Razzie (il tono beffardo non manca mai, ndr), è riuscito a riscattarsi con la nomination agli Oscar per Creed». Poco male Sly.

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