Sir Marathon

Fausto di Treviolo corre le mezze maratone in giardino. E così raccoglie fondi

Dellapiana, 69 anni e 670 competizioni all’attivo, ha trovato un suo modo di sostenere gli ospedali. Si paga la quota di iscrizione, i soldi al Papa Giovanni, a Emergency. Gli amici hanno accettato la sfida, e pure la figlia da Oltremanica

Fausto di Treviolo corre le mezze maratone in giardino. E così raccoglie fondi
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di Monica Sorti

I bergamaschi sono resilienti. C’è chi va ad aiutare in ospedale e chi si ingegna in altre maniere per dare una mano alla città, ai suoi abitanti e alle strutture mediche che stanno svolgendo un lavoro straordinario. Si chiama solidarietà e ciascuno la pratica con ciò che ha di meglio da offrire.

Sir Marathon, all'anagrafe Fausto Dellapiana, 69 anni, ex dipendente Inps nonché maratoneta con all'attivo ben 670 competizioni, ha trovato un suo modo particolare per farlo. «Mi sono reso conto che non stavo facendo niente per Bergamo. Volevo dare un aiuto concreto alla mia città, soprattutto un aiuto morale. Siamo stati colpiti in maniera gravissima da questo coronavirus e dobbiamo cercare di dare tutti il nostro contributo». In questi giorni sono vari i siti podistici nei quali vengono organizzate maratone sui terrazzi, nei cortili o nei giardini. «Tutto apprezzabile, ma ho deciso che, se io avessi fatto una cosa di questo genere, avrei voluto abbinare alla “pazzia” dell’atto in sé un fine utile».

Da qui è nata l’idea di uno scopo social, che desse significato alla cosa. «Siccome quando vado a correre pago la quota, ho deciso che anche per queste gare svolte nel CoronArena, come lo chiamo io, sarebbe stato lo stesso, e avrei versato un bonifico direttamente al Papa Giovanni XXIII».

La prima maratona, di 42,195 chilometri, Fausto l’ha corsa da solo in giardino, in tre giorni, pagando la sua quota di 100 euro. Avrebbe dovuto essere una cosa a sé, che nasceva e finiva lì. Ma poi sono partite le mezze maratone con gli amici. 21,097 chilometri da percorrere ciascuno nel proprio giardino. «Questa cosa ha preso piede e ci siamo trovati in nove a farla. Abbiamo fissato la quota di 50 euro a partecipante. Nel frattempo mia figlia, che sta in Gran Bretagna e ha una collega che abita in Lussemburgo, sposata con un maratoneta, ha aderito all'iniziativa e tutti hanno versato la quota di 50 euro».

L’articolo completo e altre notizie su Treviolo alle pagine 31 e 32 del numero di PrimaBergamo in edicola fino al 16 aprile, oppure sull'edizione digitale QUI.

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