«Siamo stati fortunati»

Filisetti, ex Atalanta: «Salvato da mia moglie (le donne sono sempre avanti...)»

Filisetti, ex Atalanta: «Salvato da mia moglie (le donne sono sempre avanti...)»
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di Elena Conti

«Me la sono vista brutta, ma per fortuna c’era mia moglie. Le donne sono sempre almeno un quarto d’ora avanti a noi maschi». Sono le parole di Daniele Filisetti, classe 1959, ex giocatore dell’Atalanta e oggi vice allenatore della Juniores della Virtus Ciserano. Vive con la moglie Marina Noris, ricercatrice dell’Istituto Mario Negri, proprio a Nembro, nel paese della Bergamasca più colpito dal Coronavirus. Ed è stato duramente colpito anche Filisetti.

«Non mi sono reso conto della gravità della mia situazione - racconta - finché un giorno salendo le scale non riuscivo più a respirare. E ancora oggi mi manca il fiato, ci vorrà tempo perché i miei polmoni tornino come prima. Ho avuto la febbre alta per circa una settimana, poi per due notti ho sudato tanto e mi sono sfebbrato. Ma mi mancava sempre il respiro. Mia moglie Marina ha capito subito la gravità della situazione. Ha chiamato il 112, ma gli ospedali erano pieni quindi mi hanno consigliato di rimanere a casa. Allora ha contattato il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, che l’ha indirizzata dal dottor Fredy Suter, ex primario di Infettivologia al Papa Giovanni».

«È venuto a casa a visitare Daniele, è stato gentilissimo - spiega Marina - e ci ha dato la terapia da seguire. A lui e a tutte le persone che ci hanno aiutato va il merito della guarigione di mio marito, io ho soltanto riconosciuto e prestato attenzione ai campanelli d’allarme. Possiamo ritenerci fortunati. Anch’io ho avuto il Coronavirus, l’ho fatto soltanto in forma influenzale con poca dispnea e con la perdita dell’olfatto e del gusto. A entrambi però non è stato fatto il tampone».

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